giovedì 24 maggio 2012

terza puntata: Il 'Joglo'


Eccolo qua, il Joglo, che è stata la prima casa che abbiamo 'montato' nel terreno...
eh sì, perché qui le case così si smontano e rimontano... e senza chiodi. (qui tutta la storia)
Noi poi abbiamo fatto costruire i muri in pietra, perché originariamente erano tutti in legno come quello frontale, ma era davvero un po' troppo estremo!
Ora vorremmo trasformarla in palestra, ma non abbiamo mai il tempo di andare a comprare gli attrezzi e quindi ci chiediamo se avremmo mai in effetti il tempo (e la costanza) di usare una palestra qui...!
Per ora è rimasta tutta com'era quando la usavamo, tranne che abbiamo fatto una pesante 'manutenzione straordinaria' con rifacimento dell'impianto elettrico (ancora da finire), pulizia pavimenti con rifacimento fughe, ridipinto i muri ecc. E' incredibile come le cose si degradino velocemente con il clima tropicale...
Ora è una depandance a tutti gli effetti, una casa nella casa che nessuno usa, neanche gli ospiti perché a quanto pare la camera degli ospiti in casa è più comoda... !!

martedì 22 maggio 2012

Intervallo pubblicitario - Indonesiani, tricks & tips

Interrompo per un attimo il tour virtuale per un paio di chicche in ordine sparso sugli abitanti di queste terre.
E, con l'occasione, do' anche il benvenuto ad Andrea su questo blog, cosa che mi ero scordata di fare nei commenti... hai hai hai che testa!

Allora, questi fantastici indonesiani, come tutti al mondo, hanno pregi e difetti. E non è mia intenzione enumerarveli tutti!
Butto giù solo un po' di cose, così come mi vengono in mente, tanto per farveli conoscere un po'...

Il Sì come risposta 'di cortesia'.
Dire no è scortese. quindi capita spessissimo che ti rispondano si ma in realtà pensano no. Perché? Perché SI è la risposta che volevi avere, e loro te la danno. Punto.
La cosa divertente è che lo sanno benissimo che è una stro***ta! e te lo dicono apertamente... eh ma se ti dicevo no ti arrabbiavi, quindi ti ho detto si ma poi non potevo proprio... aaarrrrggghhhh
E notare che non è che la facciano con me perché hanno paura di ritorsioni, è proprio nel loro stile di vita.
Non è che questo crei grandi problemi, soprattutto quando si tratta di cose non importanti. Sulle cose importanti o sul lavoro o con le persone con cui si ha a che fare di più l'unica cosa (lunga ed estenuante che può durare mesi o anche anni) è far capire che quando dicono si, si dev'essere, altrimenti usino altre parole (ma non forse, cfr sotto).

Il FORSE, risposta liberamente interpretabile.
Non rispondete mai a nessuno forse. Forse vale come un sì o come un no. A l bera interpretazione di chi lo riceve come risposta.
Pensateci, quante volte vi è successo che qualcuno vi abbia chiesto qualcosa e voi volevate rispondere NO ma serbava brutto e quindi avete risposto forse?
Oppure di rispondere forse quando la risposta dipende da altre informazioni? Ad esempio, un paio d'anni fa era venuto un vicino a chiedere se volevamo comprare il suo terreno, adiacente al nostro, e io avevo fatto, per l'ennesima volta, l'errore di rispondere: forse, a quanto lo vendi? Io intendevo dire: se lo vendi a poco si, altrimenti no. Bhè lui mi ha detto il prezzo, io gli ho risposto che era carissimo e che non ci interessava e ci siamo salutati.
Due mesi dopo si è ripresentato dicendo che stava ancora aspettando un'offerta per il terreno che gli avevamo detto che volevamo comprare e che era scortese da parte nostra non avergli ancora fatto un'offerta!

Il NO MI FA VENIRE MAL DI PANCIA risposta che passa inosservata, e accettata.
Se state un po' in qualche zona poco turistica sarete sicuramente, e ripetutamente, invitati a feste in cui vi offrono da mangiare appena arrivati.
Bhè sappiate che bloccare il cameriere mentre vi sta appoggiando il piatto con la mano e dirgli non lo voglio mi fa venire mal di pancia non è un problema, ed in più può salvarvi lo stomaco!
L'importante è che non abbia appoggiato il piatto o, se l'ha fatto che lo spostiate subito allontanandolo da voi, in questo modo lui lo riprenderà e potrà offrirlo ad altri, in caso contrario risulta scortese se non lo mangiate perché avanzare il cibo non sta bene neanche qui o, se lo lasciate a metà perché è immangiabile tutti vi stresseranno perché per loro è incomprensibile che non vi piaccia.
Ed è anche importante dire il perché non lo volete, altre risposte sarebbero sicuramente fonte di confusione e incomprensione... se ad esempio dite 'ho già mangiato' nessuno vi darà retta perché non è una giustificazione sufficiente, se dite solo 'no' non vi lasceranno in pace finché non gli date una spiegazione, se dite che so 'non mangio carne' vi portano un piatto con solo verdure... e così via. Insomma l'unica risposta accettata è quella e, notate bene, nessuno si offenderà perché la colpa è del vostro stomaco mica del piatto da loro cucinato! sono incredibili a volte... lo so!
Se ripenso ai mille intrugli che ho mangiato prima di scoprire questa cosa mi viene una gastroenterite istantanea...!!!

Lingua e problemi di comprensione
La lingua indonesiana è semplicissima, ve l'avevo già scritto, ad impararla ci vorranno si e no un mese o due. Ma quello che è assurdo è che non ci si capisce.
Non è che non ci si capisce tra madrelingua e stranieri, non ci si capisce proprio a parlare questa lingua. Neanche tra di loro si capiscono del tutto...
Il problema è che le parole sono troppo poche, o forse è dato dall'assenza di immaginazione, o dall'eccessiva immaginazione... non so. Fatto sta che non si può essere sicuri, mai. E per telefono ancora meno...

Gatti indonesiani
Non centra nulla lo so, ma visto che l'odioso gatto della vicina sta passeggiando sotto il portico per andare a passare la notte sulle nostre poltrone mi è venuto in mente e ve lo scrivo.
Io, chi mi conosce lo sa, non sono particolarmente amante dei gatti. Ma quelli indonesiani mi infastidiscono ancora di più. Esteticamente sono tutti uguali, giallastri e con la coda mozza ma quello che mi da in testa è il loro 'modo di fare' sono sbruffoni, saccenti e antipatici. Sarà che parto prevenuta sui gatti, ma questi sono particolarmente antipatici.

Ci sono altre mille cose assurde, ma ormai mi ci sono abituata e mi sembrano normali... appena me ne vengono in mente altre ve le posto!

domenica 20 maggio 2012

Seconda Puntata: Ingresso

E' strano l'effetto che ci fa rivedere le foto così in sequenza delle varie parti...
Stanchezza, fatiche, soddisfazione, felicità, si susseguono in ordine sparso, ma la cosa più strana è che quasi non ci sembra vero di averci messo tutto questo tempo! Si, perché da quando abbiamo fatto il primo disegno del progetto ci vedevamo la casa come se fosse già finita, anche se non c'era nulla era come camminare sui pavimenti finiti tra muri intonacati e con il tetto sulla testa.
E invece...

Queste sono le foto dell'ingresso prese sempre più o meno dalla stessa inquadratura da quando abbiamo comprato il terreno ad oggi...

A maggio 2008 la situazione era questa: patate dolci, patate dolci e ancora patate dolci...


Dopo un lunghissimo mese, a giugno 2008, finalmente non c'erano più le patate dolci.
E da quel momento, per noi, era come se la casa fosse praticamente finita. Agli occhi del resto del mondo invece c'era solo terra rossa:

Ad agosto 2008 avevamo il muro di cinta e i due Joglo che fungevano uno da cucina (alle spalle mentre facevo la foto qui sotto) e uno da camera da letto (in fondo al centro della foto sotto).
Praticamente tutte le sere avevamo questa sessantina di metri da fare, attraversando la casa 'nuova' di cui ancora non c'era traccia:

Poi sono iniziati i lavori, con i muratori ed in seguito con l'appalto infinito per il tetto. Ecco la situazione a Novembre 2009:

A questo punto, per noi, c'erano già i quadri appesi alle pareti (che per la cronaca non ci sono ancora a tutt'oggi...). Mentre, nella realtà, non avevamo ancora il tetto finito, qui siamo a Dicembre 2009:


Ed eccoci finalmente a oggi:
purtroppo la pianta della fioriera a sinistra è misteriosamente morta... l'Ibiscus con i fiori rossi sulla sinistra è ancora troppo piccolo così come il rampicante con i grandi fiori gialli sulla destra... peccato, vorrà dire che la perfezione non si può proprio raggiungere!

P.S. ci mancano ancora le luci davanti all'ingresso... è più di un anno che ripetiamo 'dovremmo proprio andarle a prendere e montarle' ma pare che ci sia una forza superiore che ce lo impedisce!


sabato 19 maggio 2012

Inizia il tour!

Ed eccoci pronti, dopo grande richiesta, ad iniziare il tour!
Naturalmente, quale punto migliore per cominciare dell'ingresso!

Ecco qui la strada di accesso a maggio del 2008 quando stavamo facendo i primi lavori:


e dopo la prima sistemazione alla buona, a giugno 2008, quando avevamo finito la prima parte di lavori:

Poi a dicembre del 2008, quando avevamo proprio dovuto risistemarla perché in caso di pioggia bisognava tirare fuori di peso la macchina dai fossi ogni volta che ci passavamo:


L'anno scorso abbiamo fatto i lati in cemento:


ed ecco come si presenta ora:

questa strada porta con sé una montagna di ricordi...

a partire dalla prima volta che l'abbiamo percorsa, quando in effetti eravamo andati per vedere un altro terreno, che si trova sulla destra della strada, con una vista molto più brutta.
Un po' delusi abbiamo percorso la strada per 'andare a vedere cosa c'era laggiù' e, una volta arrivati in fondo abbiamo trovato un lungo campo di patate dolci che affacciava sul fiume e, oltre di esso, risaie, risaie e risaie...
Ci è piaciuto a prima vista, quel terreno, e abbiamo cercato il proprietario per chiedergli se era in vendita e... il gioco era fatto!

Poi c'è stata la diatriba del vicino, che si era presentato con coltello alla gola del capo dei lavoratori perché diceva che la strada era sua e nessuno poteva passare... noi al tempo ci eravamo anche preoccupati, poi abbiamo imparato a conoscerli... quelle simpatiche canaglia di vicini!

poi le decine di volte che, con la pioggia tropicale, siamo finiti fuoristrada, così come quasi tutti i camion che ci portavano materiali da costruzione che a volte ci impedivano di rincasare in macchina perché avevano distrutto la strada...

e l'anno scorso, quando abbiamo dovuto distribuire mance ai vicini e al capo villaggio per poter finalmente fare i lati in cemento in modo da sistemare definitivamente la strada e poter arrivare a casa di sicuro, anche con la pioggia - cosa che non è per nulla scontato, sapete?

dulcis in fundo, ci ha messo lo zampino Padi, che ha piantato 'quelle maledette piante rosse' ai bordi della strada. Ci stanno bene, lo so... Anche a me piacciono le siepettine carine sul bordo ma in questo periodo sono tremendamente insofferente insofferente a queste pianti che Padi, il guardiano-giardiniere-tuttofare sta piantando ovunque!

Cosa c'è al di là del cancello? lo sapete già... e ve lo mostro 'nella prossima puntata'!

lunedì 14 maggio 2012

Planisfero enormeeee!

Finalmente, dopo quasi un anno, siamo riusciti a montare il planisfero enorme che ci avevano regalato i miei quando sono venuti a trovarci a Singapore!



E' stato davvero un lavoraccio...
prima lo abbiamo incollato su 3 pezzi di compensato lasciando gli sbordi per le varie sovrapposizioni


e poi abbiamo fatto avvitare i pannelli al muro, con gli sbordi di cartina che coprono le viti


E' gigantesco!
misura circa 3 metri per 2... ci abbiamo messo 7 mesi per deciderci ad appenderlo e ben 2 giorni per riuscire ad appenderlo! ma ne è valsa la pena!!
Ora dobbiamo trovare solo qualcosa di altrettanto grande (o almeno largo) da appendere sopra il letto che è a sinistra della porta che si intravede nella foto a sinistra per bilanciare il tutto...

sabato 12 maggio 2012

Quando senti bussare...

Rieccoci qua! dopo un bel po' di diserzione, lo so...

Vi racconto una storiella stupida... tanto per riallacciare i rapporti 'via blog'...

Qui non bussa mai nessuno.
Sono anni che ci combattiamo, non c'è soluzione.
Per loro e scortese. Glielo si può chiedere migliaia di volte, ma tanto non cambia nulla: è scortese e non si fa.
Molto meno scortese aggirarsi con fare sospetto vicino alle finestra guardando dentro casa cercando di scorgere qualche ombra, meglio arrivare di soppiatto alle spalle di una porta aperta e chiamare sottovoce, meglio iniziare a vaporizzare veleno per insetti alle spalle della camera dove stai dormenti come fanno i ragazzi della disinfestazione per avvertirci del loro arrivo di prima mattina... insomma, tutto ma non bussare.

L'altra sera siamo rientrati che il sole era già tramontato, e mentre stavamo accendendo la luce abbiamo sentito bussare, una volta sola. Non ce ne siamo preoccupati visto che tanto qui sperare che qualcuno bussi è davvero una speranza vana.
Poi mentre preparavo cena Cri mi chiama e mi dice che c'è un animale morto davanti alla porta-finestra. Quella dello studio, quella alla quale avevano 'bussato'.
Io allora vado a chiamare Padi, che stava bagnando il giardino, gli do' il cambio, e gli dico di andare da Cri a spostare quella bestia dal pavimento davanti alla porta.

Poco dopo sento grasse rissare di Cri e Padi.
Appena mi confermano che la bestia è ancora viva, vado a vedere...

Un tonto Gufo aveva sbattuto contro il vetro ed era rimasto a terra tramortito!


dopo qualche foto e grandi disquisizioni sul metterlo in una gabbietta o lasciarlo libero abbiamo optato per la seconda e l'abbiamo lasciato volare via un po' stordito dalla grade botta e dai flash!

Morale: se in Indonesia vi bussano alla porta... anche se sembra strano, andate a vedere che non si sa mai!
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