mercoledì 28 maggio 2008

Iniziano i lavori!

I lavori sono iniziati il oggi e la prima cosa che abbiamo fatto fare e' stata quella piu' necessaria, ovvero allargare la strada di accesso che era talmente piccola che non ci si poteva passare neanche in macchina.
Questa e' una strada pubblica, gia' registrata come tale, e quindi la larghezza minima e' di 3 metri. Probabimente era gia' piu' larga quando l'avevano fatta la prima volta ma poi, non essendo utilizzata da nessuna macchina, e finendo direttamente nel nostro terreno senza proseguire oltre, con il tempo e le forti piogge deve essersi rovinata...

Ecco qua alcune immagini dei lavori. Stanno facendo lo scavo per il passaggio delle acque piovane a destra e sulla sinistra hanno tagliato il bambou che cresceva in parte sulla strada e lo stanno riutilizzando per fare una sorta di muro di contenimento perche' il terreno piu' a nord (sinistra nella foto) e' piu' basso di un metro/un metro e mezzo.
Poi dovranno ancora scavare un po' sulla sinistra per metterla in pendenza perche' cosi' come e' ora tutta l'acqua della strada e del terreno piu' in alto ci entrerebbe in casa tipo fiume nel periodo delle piogge!

Qui sotto la costruzione del "muretto" di contenimento in bambou... Chiamarlo muro o muretto in realta' mi sembra un po' esagerato perche' e' piu' una specie di staccionata che non un muro, loro dicono che terra' anche il peso dei camion che porteranno i materiali da costruzione... vedremo! io in cuor mio non ci credo molto a dire la verita' ma tanto la strada dovra' essere abbassata di quasi un metro dal livello dove si trova adesso ed in piu' la terra e' davvero molto argillosa, quindi forse abbiamo qualche possibilita'... speriamo!


Questa e' la parte piu' alta della strada, in fondo c'e' il terreno. Qui hanno gia' messo le pietre ai lati per delimitare la strada.


Ecco Cri che gioca con il figlio di Kris, Dewo a stanare le termiti con un bastoncino...

domenica 25 maggio 2008

Titina, terreno approvato!

Questo pomeriggio siamo tornati a vedere il terreno, che ora e' ufficialmente nostro, con Titina. Temavamo nella sua fuga a Bali come reazione perche' non ama molto questo paese, ne', come quasi tutti gli indonesiani, le zone isolate e lontane dalla "Jalan Raya", la strada grande, per vivere... ma al contrario gli e' piaciuto molto, piu' che altro per la grandezza e per la quantita' di alberi da frutto che ci sono...
Ha gia' deciso che piantera' degli agrumi nelle tre terrazze piu' basse verso il fiume, forse per sentirsi piu' a casa visto che la sua famiglia ha un grande agrumeto vicino a Jember, Java Est. In ogni caso la lasceremo fare, di terra ce n'e' abbastanza e, anche se i limoni e gli aranci non vengono buoni qui, potremo avere i lime per un bel mohito in piscina!

Ecco i 3 piccoli terrazzamenti ora coltivati a riso dove Titina piantera' i limoni.
Ed ecco Cristiano che approfitta del riparo in bambou per un po' d'ombra... Con Titina che ci stava dicendo: "e si', poi la domenica, quando non siete a lavorare, ci mettiamo qui sotto alla mattina e stiamo senza far rumore ad aspettare gli uccellini... poi quando arrivano ci alziamo e, urlando e sbattendo due pezzi di bambou li vacciamo alzare tutti in volo!"
Io mi dico solo, ma che razza di mente rilassata e tranquilla deve avere una persona per pensare di mettersi ad aspettare gli uccellini per ore per poi vederli volare? Vabbe' comunque, a sfizio, un giorno lo faro'.
Immancabilmente dopo alcuni minuti sono arrivati i bimbi della zona a vederci e ci hanno accompagnato fino all'altro lato delle risaie, a nord, che resta nell'ancolo nord-est del terreno da dove si vede bene il fiume.
Poi, quando Titina aveva finito di contare tutti gli alberi presenti, per potersi accorgere se qualcuno ne tagliava alcuni prima che il muro di cinta sia finito, siamo tornati alla nostra piccola e brutta casetta rosa sognando, tutti e tre, il giorno in cui la casa a Jambu (cosi' si chiama la zona del terreno) sara' finita.

sabato 24 maggio 2008

Cicale da primato!

Cicale o pannocchie, comunque si vogliano chiamare, in Italia sono apprezzate e anche abbastanza costose... Da queste parti invece, non piacciono molto, soprattutto perche' le cucinano senza pulirle e poi ci si punge per mangiarle. Ce ne sono di enormi e qui costano solo 70 centesimi al kilo!

Tramonto balinese

Ecco uno dei famosi e magnifici tramonti sulla spiaggia di Kuta (Bali)
speriamo di andarci a fine giugno per fare una settimana di ferie... vedremo!

Scuolabus!

Tutti a scuola!
... prossimamente altri trasporti eccccezzzzionali veramente!

lunedì 19 maggio 2008

Riso: 3kg in 15gg

E gia', il riso...
piatto a dir poco nazionale in Indonesia...
Da gennaio a fine aprile che eravamo solo io e Cri ne abbiamo comprato in tutto 2.000 Rupie, poco piu' di un paio di etti; La signora del mercato non se lo spiegava proprio, compravamo kili e kili di farina, patate, pomodori e altre cose di cui normalmente ne vendono pochissime, e sembrava quasi avercela con me che non compravo mai il suo riso!
E ogni volta mi diceva "cos'ha che non va il mio riso? non ti piace? ne ho di tutte le qualita', di tutti i tipi, ho il miglior riso della citta'... Dove lo compri tu che non lo compri mai da me?" e mi proponeva grandi sconti non credendo al fatto che io, di riso, non ne compravo proprio!
Ora che e' arrivata Titina, ed ha preso possesso della cucina, in 2 settimane, ne abbiamo finito 3 kg!
E la cosa divertente e' stata quando ieri, come ogni domenica, siamo andate a fare insieme la spesa al mercato...
Siamo andate al solito banchetto e stavamo comprando 4kg di riso; allora la signora tutta contenta mi dice "adesso lo comri il riso eh..." e noi le abbiamo detto si', in 4 mesi 2 etti scarsi e ora in 2 settimane 3kg! non ho mai mangiato tanto riso....
Lei continuava a dire, prendendo in giro perche' sapeva tutta la storia, "eh si', taaaanto riso, ne avete mangiato proprio tanto! non so neanche io come fate a mangiare tutto questo riso... se andate avanti cosi' mi finirete tutto il riso e dovro' chiudere bottega!"
Un'altra acquirente che passava di li', incuriosita, chiede a Titina: "perche'? quanto riso hanno mangiato?" e Titina risponde "3Kg in 2 settimane!" La signora, tutta stranita un po' come fosse stata presa in giro ha preso a borbottare "3kg in 2 settimane?! roba da matti... e quanto ne hanno mangiato? un cucchiaino al giorno? sono quantita' da ospedale... da gente malata... 3kg in 2 settimane! cose da pazzi! mai visto.... figuriamoci..." e continuando a borbbotare cosi' si e' allontanata... con i suoi 3 sacchetti pieni di riso!

domenica 18 maggio 2008

La scuola da costruire

Un giorno eravamo in macchina io, Cri e Kris e, come spesso accade, abbiamo dovuto rallentare perche' in mezzo alla strada c'era gente che con contenitori di vario tipo chiedeva soldi per costruire l'ennesima moschea...
Qui di moschee ce no sono a bizzeffe, una ogni quartire, molte piu' che nei paesi arabi... anche perche' la famiglia che mantiene la moschea oltre ad essere molto rispettata ne ricava sostentamento per tutti i suoi componenti. Quindi ogni 500 metri, e non scherzo, c'e' una moschea o comunque una moschea in costruzione.
Allora Cri ha detto:
Chiedono sempre soldi per le moschee che ce ne sono gia' tantissime e mai per scuole o ospedali che invece mancano; il giorno che troviamo qualcuno che chiede soldi per fare una scuola gli daro' 200.000 rp.

Detto. Fatto. Kris ci fa sapere che sta aiutando a costruire una scuola, aiutando a raccogliere i fondi per finire il pozzo, costruire i servizi igienici, la seconda aula, e ci coinvolge cosi' nella sua avventura. Siamo andati a vedere la piccola scuola in costruzione ma gia' utilizzata.

Ecco la scuola vista dalla strada di accesso

Ed ecco i bimbi sui loro piccoli banchi...
In tenuta bianca e rossa (i colori della bandiera)
Uno dei bimbi, Dewo, ci mostra i loro disegni che ci hanno chiesto di spedire in Italia per raccogliere delle donazioni per finire la scuola.

Ci siamo poi messi d'accordo con la maestra che fara' preparare ai bimbi i loro specialissimi biglietti di auguri per chi li aiutera' a finire la loro scuola (che manderemo in Italia e arriveranno per Natale) e siamo andati a comprare dei cestini e dei prodotti di artigianato locale che manderemo anche in Italia per raccogliere un po' di fondi per la scuola...
Grazie a tutti quelli che ci aiuteranno!

sabato 17 maggio 2008

Kampucea (Cambogia)... due anni fa

Ciao a Tutti...
Questo e' il mio primo post e sono stato quasi obbligato a contribuire a questo blog... vediamo cosa ne esce.

Dunque per cominciare prendo un viaggio un po' datato, cosi' mi alleno per non sbagliare quelli nuovi... Cambogia 2006.
Quella che vedete e' la cambogia, il volo e' Silk Air da Singapore.
Diciamo che il viaggio fu' improvvisato, eravamo partiti a Singapore e dovevamo trovare un volo per Denpasar. Abbiamo trovato un'offerta stracciata della Qantas (piu' avanti spieghero' perche' ho la fissa degli aerei e delle compagnie aeree) ma il volo partiva solo dopo 4 giorni quindi il dubbio era : spendiamo una follia per il volo o spendiamo una follia a stare a Singapore? La risposta e' arrivata da un'agenzia... 4gg/3notti in cambogia per 2 persone Volo+Hotel 5* a SD 750 (Eur 375 circa in due non a testa).
Ed eccoci quindi in procinto di atterrare

Un peccato non poter fotografare il banco dei VoA (Visa on Arrival) all'aeroporto di Siam Reap... Un Luuungo tavolone con una serie di persone, si da' il passaporto alla prima e poi il passaporto si muove di persona in persona e tu lo segui dall'altra parte del bancone poi si arriva all'immancabile cassa, 20USD, due timbri e sei fuori.
Saliti sull'auto per l'Hotel (sempre compresa nel prezzo di cui sopra) la prima immagine e' stato il trasporto maiali... Uno dei grandi misteri del sud est asiatico... come fanno a caricare tutte queste cose sui motorini? L'altro e': come fanno ad esserci nei fiumi cosi' tante ciabatte infradito?
lungo la strada contrattiamo con l'autista per i prossimi giorni e ci accordiamo su una cifra ragionevole a patto di riservargli 2 ore l'ultimo giorno per fare una visita a negozi di suoi amici che gli avrebbero pagato counque la commissione indipendentemente dal fatto che noi coprassimo o no.
Finalmente arriviamo in Hotel, nulla da ridire...
anzi Doccia e partenza per tour semiguidato con aiuto della lonely planet (acquitata a Singapore prima di partire) e del ns autista/guida



Prima tappa una navigata nel villaggio galleggiante...
Non mi ricordo benissimo tutto, comunque il villaggio e' sulle palafitte e c'e' ogni tipo di edificio, la chiesa, il tempio, il dopolavoro...















e tutti si spostano sulle barchette... un po' come a Venezia :) piu' o meno
e per lavarsi... con il fiume sotto casa non ci sono problemi.










I Bambini viaggiano sul fiume con dentro dei recipienti di plastica (dei catini per il bucato) e remano con dei paletti di legno... per fortuna sono cosi' leggeri che non la poca superficie basta a tenerli a galla...








Le strade sono molto simili a tutte quelle del SEA polvere e case a due/tre piani con al piano terra negozi che vendono di tutto.
Anche i mercati sono molto simili, ma restituiscono sempre un'intensita' di emozioni, gli odori, i colori, i rumori sono quello che piu' ricorda l'asia.









Immancabile in un tour e' lo spettacolo folcroristico con i costumi e le danze tipiche e devo dire, anche se rappresenta una delle piu' scontate attivita', al di fuori della cornice turistica nelle quali si svolgono hanno ancora per le popolazioni piu' importanza di quanta non ci si possa immaginare (parlo dell'Indonesia, ma ritengo si possa estendere il pensiero a tutta l'Asia).

Qui il guardiano del tempio si stava facendo un pediluvio leggendo un fumetto... cosa vuol dire essere tranquilli.













Benissimo come vedete abbiamo anche visitato la zona dell'antica citta' di Angkor, con i suoi templi.. qui sopra una carrellata dei piu' famosi compreso Tha Prom il tempio inghiottito dalla foresta. (dove e' stato girato Tomb Raider so' che l'informazione e' superflua, ma e' recitata anche sulla Lonely Planet quindi...)

Ed Eccoci Finalmente ad Angkor Wat, e' veramente imponente ed interessante. Costruito circa nell'anno 1000 e fa parte del piu' vasto sito religioso al mondo. Ed e' da pensare a come puo' essere apparso a Muhot, l'esploratore francese che lo scopri', avvolto nella foresta ne XIX secolo.


















Le foto dall'alto sono merito di Erica, perche' io non ho affrontato la scalinata ripida per andare in cima, un po' per il sole, un po' per il trasporto del materiale fotografico....


Spero che possa andare bene cosi', ma sul prossimo mi dedichero' di piu' alla disposizione delle immagini.

mercoledì 14 maggio 2008

Il nostro terreno!

Siamo stati un po' assenti... scusate! ora posto tutte le cose che sono successe in questo periodo perche' adesso ci sara' da divertirsi...

Allora, andiamo con ordine.

Gia' da un po' di mesi stavamo cercando un terreno per costruirci una casa, cosa apparentemente semplice ma in realta' abbastanza lunga.
Io continuo a dire che qui i prezzi dei terreni e degli immobili sono tutti sballati per via delle tasse che non si pagano... Cosi' se un ha un terreno, o una casa o un magazzino che non usa puo' chiedere degli affitti o prezzi spropositati perche' tanto, l'attesa di trovare "il pollo" non gli costa niente, ne' tasse, ne' luce, ne' acqua, tassa sui rifiuti neanche sanno cosa potrebbe essere dal momento che alla sera ed alla mattina bruciano tutto cio' che e' stato buttato fuori casa e che nessuno ha portato via per rivenderselo (chiamiamola raccolta differenziata se volete... ma c'e' una puzza di diossina all'alba e al tramonto nelle zone abitate che a tutto fa pensare tranne ai bei sacchettini ordinati e colorati che vengono distribuiti e raccolti da noi...).
Insomma si e' innestata questa catena per cui chi ha qualcosa da vendere o affittare chiede prezzi folli a tal punto che la gente del posto si e' convinta che quelli siano prezzi "Standard" (qualunque cosa qui diventa standard se almeno 3 persone la fanno abbastanza simile.... anche l'idea di standardizzazione ha qualche carenza!).
In ogni caso, con grandi ricerche si trova ancora qualcuno che non e' a conoscenza di questa standardizzazione...

Al di la' del primo problema di prezzo il secondo in ordine di importanza e' sicuramente quello della strada di accesso. Qui non esiste nessuna regolamentazione ne' diritti di passaggio quindi bisogna assolutamente verificare che l'accesso sia garantito da una strada almeno registrata presso il "Desa" ovvero l'ufficio del villaggio. Se non e' cosi' le cose si fanno complicate e soprattutto bisogna acquistare prima la strada e solo quando sono stati fatti i documenti di proprieta' tutti in regola prendere il terreno o si rischia di arrivare un giorno e trovarsi un muro o una piantagione e non potere accedere al proprio terreno.
Questo problema sembra stupido e facimlmente risolvibile ma vi garantisco che abbiamo dovuto scartare a priori piu' di un terreno per questo motivo.

Passiamo al terzo problema: la proprieta' del terreno. Bisogna informarsi bene sullo stato del terreno perche' ci sono almeno 10 tipi di "pezzi di carta" (chiamarli documenti e' davvero esagerato) con cui si attesta, a diversi livelli di importanza e quindi di attendibilita', la proprieta' di un terreno e la maggior parte delle volte il nome indicato sul foglietto e' di un parente piu' o meno lontano dei discendenti che ora posseggono il terreno.
Anche questo sembra un problema stupido ma a volte e' davvero indistricabile. A volte il terreno e' stato lasciato in eredita' a piu' di un figlio e questi non riescono a mettersi d'accordo sul prezzo di vendita, quasi sempre la metratura indicata sui fogli di livello piu' basso di importanza e' di molto superiore a quella effettiva o perche' e' gia' stata venduta una parte di terreno di quel lotto o perche' non misurata da nessuno... Una volta, con una terra che volevamo comprare e' successo che questo foglio di attestazione di proprieta' fosse stato "requisito" dal capo-villaggio all'effettivo proprietario per offrire il terreno alla "provincia" come zona per una discarica! Cosi' il proprietario voleva vendercelo ma quando ha cercato il documento e si e' ricordato di averlo lasciato all'ufficio del villaggio quando aveva pagato una specie di Ici, non ha potuto prenderlo perche' non gli e' stato reso!
Per farla breve, altrimenti vi annoio, dopo lunghe ricerche e mille peripezie abbiamo trovato il terreno che faceva per noi!

Eccolo qui con Kris che verifica lo stato del terreno (a che "livello" di documento si trova) con il figlio della proprietaria e il mediatore.

Foto scattare il 14 Maggio
Ora sul terreno sono piantate le patate dolci o patate americane, di cui vanno matti tutti qui...
Il lato ovest del terreno confina con una fascia di risaie oltre la quale scorre un piccolo fiume (non quello della foto, quello e' il canale di irrigazione delle risaie, il fiume e' oltre sulla sinistra) e oltre il fiume altre risaie e poi alberi... La cosa piu' bella e' che non si vede nemmeno una casa!
I due terrazzamenti che vedete in fondo e la piantagione di banane in fondo sulla sinistra anche quelle sono di proprieta' della stessa persona ma sono un lotto diverso.
Bello no?
A noi e' piaciuto subito, isolato, tranquillo, lontano dal caos e dal tanfo di immondizia bruciata, con il rumore dello scorrere dell'acqua e in mezzo alla natura.

La contrattazione e' stata lunga e difficile, tra mille stuzzichini e bevande di ogni tipo offerte dai venditori, kelapa muda, ovvero cocchi presi dall'albero non ancora maturi e tagliati per poi essere bevuti con la cannuccia infilata nella noce, banane fritte, patate dolci secche, biscotti, teh, ecc... Con un numeroso pubblico disposto tutto attorno a noi e alla veranda della casa della proprietaria del terreno disposto in ordine di parentela e poi di vicinato, bambini che arrivavano a frotte per vedere "i londo' ", ovvero gli stranieri, che da quelle parti non e' cosa frequente. Insomma abbiamo passato tre pomeriggi a contrattare e discutere (sempre allegramente e sorridendo perche' un'arrabbiatura o una scortesia puo' mandare a monte tutto) e alla fine abbiamo preso anche una parte delle risaie e la piantagione di banane perche' arrivati ad un certo punto, la signora non voleva piu' scendere perche' avrebbe dato i soldi della vendita in parti uguali ai 5 figli e quindi ci ha dato come "sconto" le risaie e la parte piantata a banane....

Per fare il passaggio di proprieta' poi vi dico solo che l'anziana proprietaria non aveva nessun documento, proprio nel senso che la sua esistenza non era attestata de nessuna parte! Quindi sono dovuti andare tutti dal capo villaggio, lei, i parenti, i figli, i conoscenti, i vicini di casa ecc... ad attestare che lei era veramente chi diceva di essere cosi' da poterle fare la carta d'identita'!
Altra cosa che ricordero' e' il notaio che, al momento dell'atto, l'ha sgridata perche' aveva firmato sbagliato, in un modo diverso... noi abbiamo immaginato che fosse perche' lei non sapeva scrivere, invece era perche' aveva firmato in sanscrito, l'antica lingua javanese, che si usava quando era piccola, mentre sul documento d'identita' aveva firmato in caratteri latini! Davvero delle scene indimenticabili...

martedì 13 maggio 2008

Shangky non c'e' piu'

E si'.... il nostro simpatico animaletto e' scomparso...

Per chi non lo sa, Shangky era una simpatica bestiola che avevamo conosciuto in un mercato di Cirebon (West Java - Indonesia) a Febbraio 2007.
Il disgraziato venditore lo maltrattava terribilmente e per farlo vedere ai passanti cosi' che lo comprassero lo tirava fuori dalla minuscola gabbietta in cui lo teneva, non piu' grande di 15cm x 25, alta una quindicna di centimetri (non poteva neanche allungarsi, tanto era piccola la gabbia) e se lo appoggiava sulla gamba ma lui, avendo le zampine rotte, non poteva aggrapparsi ai suoi pantaloni con le manine e, inesorabilmente, cadeva a terra battendo la testa e producendo un sordo suono.

Questa scena si era ripetuta 5 o 6 volte davanti a noi che lo pregavamo di smetterla ma il venditore continuava a titare su l'animaletto che ricadeva a terra ogni volta...

Non sapendo piu' cosa fare ed essendo la bestiola ormai in fin di vita anche perche' malnutrita e impossibilitata a muoversi gli abbiamo dato un po' di rupie e ci siamo fatti dare l'animale dopo esserci rifiutati di fargli tagliare i denti cosa che i delinquenti venditori volevano fare perche' il morso di questi animali e' molto pericoloso e puo' portare a morte per reazione anafilattica.

Ci siamo allontanati con grande felicita' del venditore che sapeva benissimo che l'animale sarebbe morto di li' a pochi giorni e lui non avrebbe potuto ricavarci guadagno...

Il povero animale, notturno tra l'altro quindi pativa parecchio tutta quell'agitazione sotto il sole cocente, era spaventatissimo e davvero malconcio...

Lo abbiamo portato con noi in albergo (essendo in quel periodo a Cirebon solo per alcuni giorni), ci siamo fatti dare dal ristorante un po' di frutta per farlo mangiare e abbiamo comprato un paio di guanti spessi per toccarlo perche' il suo morso puo' anche essere mortale. Poi con molta delicatezza e cautela lo abbiamo messo nella vasca e lo abbiamo lavato con acqua tiepida e gli abbiamo fatto una saponata di betadine perche' era sporchissimo delle sue stesse feci e oleoso, aveva molti scarafaggini che gli si nascondevano sotto il pelo, il sederino completamente spelato e ricoperto di croste perche' obbligato a stare seduto immobile nella minuscola gabbietta, insomma basti a farvi capire che era talmente sporco che, nonostante sia un animale assolutamente non domestico, sembrava davvero capire che non gli volevamo fare del male e quasi gradiva l'essere pulito e coccolato.

Insomma, finito il bagnetto lo abbiamo asciugato accarezzandolo con l'asciugamano e poi abbiamo fatto un angolino di circa un metro quadro tra il muro, la scrivania e il divano della camera d'albergo chiudendo l'ultimo lato con una scatola di cartone ricoperta con un sacchetto di plastica (in modo che se si fosse arrampicato sul cartone si sarebbe spaventato del rumore della plastica) cosi' che potesse avere spazio per la gabbia (nuova, piu' grande) che era aperta a sua disposizione, per mangiare a bere e fare quattro passi.

Lo abbiamo chiamato Shangky perche' era tutto sciancato... e cosi' Shangky ha passato la prima notte con noi.

Il giorno dopo siamo tornati a Semarang dove abbiamo passato un altro paio di notti in hotel, fortuna ha voluto che li' ci avevano fatto un upgrade della camera e cosi' ci hanno dato la junior suite che, avendo due camere, un salotto e una camera da letto, ha permesso a Shangky di avere grande spazio a sua disposizione per gironzolare tutta la notte in tutta tranquillita'. Ricordo che in quei due giorni, probabilmente iniziava gia' un po' a riprendersi, aveva mangiato una quantita' incredibile di Papaya, pari a piu' del suo peso mentre le banane che ci aveva regalato il venditore il giorno prima non voleva neanche guardarle (probabilmente ne aveva gia' mangiate troppe...).

Era una bestiola adorabile, non siamo mai riusciti a capire perche' gli avessero fatto tanto male, aveva una mano anteriore (e dico mano e non zampa perche' era proprio una manina) completamente rotta, l'altra anteriore con 2 dita in meno mozzate, nelle mani posteriori gli mancavano altre 4 dita, di alcune aveva l'osso che si vedeva senza carne attorno, il sederino cosi' malconcio che il pelo non gli cresceva da tempo. Ma lui era cosi', come dire, non poteva fare del male, era tutto pauroso, cercava di stare lontano dagli uomini, di camminare in modo da non farsi vedere ne sentire, pensate che ogni sera in quei giorni e per quasi un altro mese, tornava da solo a dormire nella sua gabbia e la mattina lo trovavamo tutto appallottolato e appisolato al suo posto.

Siamo rimasti a Semarang 2 notti perche' avevamo timore che il lungo viaggio in macchina fatto da Cirebon e quello di 3 ore che ancora ci aspettava lo sconquassasse troppo, cosi' ne approfittammo per fare un po' di compere ed andare un po' in giro e poi, la sera, quando lui si svegliava, passavamo delle ore a guardarlo gironzolare, a tentare di arrampicarsi dove poteva e a mangiarsi contento la papaya.

In natura infatti, vive arrampicato sugli alberi bassi nella foresta tropicale ma lui, con tutte le zampine malandate, con una manina inutilizzabile e soprattuto non essendosi potuto muovere da molto tempo, aveva grandi difficolta' ad arrampicarsi anche nei punti piu' semplici.

Nei giorni seguenti, tornati a casa, abbiamo proseguito la sua riabilitazione e ci siamo informati su quello che mangiava e come viveva per poterlo riabituare alla sua vita normale.

Ha fatto progressi di giorno in giorno, la sua dieta si faceva piu' varia ma bisogna dire che era abbastanza schizzinoso perche' la frutta non dolce o non matura non la mangiava e piuttosto stava un giorno a diguino, sicuro che noi, preoccupati, saremmo andati a comprargli qualcosa di piu' buono! Beveva acqua ma anche succhi di frutta di papaya, jambu, mango ecc... pero' non era comunque ne' socievole, ne' domestico. Non si avvicinava se non ogni tanto quando sapeva di non essere guardato, ma sempre solo passando, senza fermarsi. Non si faceva toccare se non grattare un po' la sera verso le 7, dopo essersi svegliato e essere uscito dalla gabbia aperta quando si fermava a leccarsi tutto per pulirsi, allora solo in quel momento per una decina di minuti non di piu' gradiva farsi grattare sotto il collo e sotto le braccia che alzava tutte tipo un cagnolino per farsi grattare sotto le ascelle poi, quando ne aveva abbastanza, senza dir nulla, partiva e si metteva a camminare e non voleva essere piu' toccato. Se gli si andava dietro per toccarlo si metteva a camminare piu' velocemente abbassando la schiena...

Ma un giorno abbiamo trovato un modo molto efficace per farlo avvicinare a noi di sua spontanea volonta' ed anche di fare in modo che si arrampicasse su di noi: i grilli!

In natura infatti questi animali si nutrono per lo piu' di frutta ma anche di insetti e uova.
Allora siamo andati al mercato e abbiamo comprato una scatola di grilli (che vendono per dare da mangiare ai pesci o agli uccellini) e non vi dico la felicita' di Shangky e anche la nostra...!

Gli piacevano talmente tanto i grilli che pur di prenderli si arrampicava su di noi! E' stato un faticoso passaggio di addestramento per tutti questo, ma in effetti abbiamo patito piu' noi a sopportare i grilli che ci camminavano addosso che non Shangky a vincere la paura di noi perche' lui in effetti non aveva piu' molta paura di noi, era solo che non gliene importava nulla di venirci vicino, non aveva nessun interesse verso di noi, ma verso i grilli si'...

In principio aveva qualche difficolta' a prenderli perche' la sua tecnica di caccia non di addiceva molto alle sue manine distrutte; per prenderli faceva cosi: quando ne avvistava uno gli si avvicinava camminando tutto aqquattato con la schiena e la testa bassa e ondulando la testa a destra e sinistra poi, una volta abbastanza vicino alla preda si fermava, spostava il peso sulle zampe posteriori e poi lo studiava ancora un attimo sempre ondulando la testa, se la posizione non andava bene gli ruatava attorno e si appostava da un altro lato poi, quando era in posizione, con la testa curva da un lato allungava una zampa e 'pestava' il grillo immobilizzandolo per poi prenderlo subito con la bocca e sgranocchiarlo come fosse stata una patatina.



I giorni passavano e dopo poco tempo riconosceva Cristiano quando, la sera, entrava con la scatola dei grilli in mano e gli andava vicino correndo (per quanto possa correre un animale cosi' lento), lo seguiva fino a quando si sedeva e appena Cri era seduto incominciava ad arrampicarsi sui suoi pantaloni sapendo cosa avrebbe trovato. Capitava a volte che qualche grillo sveglio non si lasciava prendere subito e saltava via e siccome la vista di Shangky non era cosi' infallibile lui non li vedeva molto da lontano allora io seguivo il grillo e schioccavo le dita per indicargli dov'era e lui subito capiva. Vi dico che quello schiocco di dita era l'unico suono che la simpatica bestiola riconosceva, non il suo nome, non la nostra voce, non la musica o la televisione, nulla lo smuoveva tranne lo schiocco delle dita che per lui voleva dire G-R-I-L-L-O-! e arrivava correndo...

Una volta capito' che la donna delle pulizie aveva lasciato la porta aperta e cosi' la sera, rientrando, non lo abbiamo piu' trovato. Spaventatissimi che gli fosse capitato qualcosa (c'erano anche dei grossi gatti che giravano per il giardino) abbiamo chiamato la reception del residence, i guardiani, quelli del ristorante, insomma tutti quelli che c'erano per cercarlo.

Era gia' buio e le probabilita' di trovarlo piccolo com'era erano abbastanza poche... Erano quasi le 8 il che voleva dire che poteva essere gia' in giro da 2 ore perche' era abbastanza abitudinario negli orari, si svegliava alle 6 con il primo canto serale del muezim e andava a dormire alle 6 di mattina circa.

Andando avanti con il racconto, eravamo tutti a cercarlo con torce luci ecc... gia' da un quarto d'ora o forse piu' noi chiamandolo e schioccando le dita sapendo che quel suono lo riconosceva, quando la donna delle pulizie ha emesso un urlo acuto quasi di disperazione. Siamo corsi a vedere cos'era capitato. Lei era davanti alla porta d'ingresso ferma immobile come una statua, con Shangky che, appeso su una delle travi della veranda con i piedi dietro cercava di appoggiarsi alla sua testa con le zampe anteriori!!!!

Praticamente lei, vedendo noi che schioccavamo le dita, si era messa li' davanti a schioccare le dita e vedere se trovava l'animale. Shangky, che in realta non era fuggito, ma stava solo cercando di raggiungere l'unica cosa di suo interesse, cioe' il cibo, e nello specifico i grilli (che erano appesi in veranda nella loro gabbietta) sentendo lo schiocco di dita si stava cercando di avvicinare a lei per trovare il grillo!!!

Una cosa che ci ha sempre stupito e' che Shangky, come gia' detto, non riconosceva altri suoni oltre allo schiocco ma riconosceva molto bene il suono della nostra voce da quella degli indonesiani. Appena qualcuno entrava lui si appallottolava e lo guardava con sospetto e preoccupazione.

Al di la' di questo era molto sereno, andava in giro dappertutto e ormai aveva imparato ad arramicarsi ovunque, su porte, tende, addirittura sui cavi del telefono che erano a vista e addirittura su di noi senza grilli! Ogni tanto, la sera, quando ero al computer, Cristiano mi diceva "Ferma, e' dietro di te" e Shangky, che era salito sulla sedia, passava sullo schienale e poi in braccio e saliva sul tavolo, gironzolava un po' e poi se ne andava.

Insomma era arrivato il momento di metterlo fuori e di dargli un vero albero su cui arrampicarsi.


Allora inizio' la costruzione della sua nuova casa. E' stata fatta nel giardino di un nostro amico indonesiano che abitava a una 15a di km da noi e aveva un bel po' di terreno davanti a casa. Le dimensioni non erano enormi ma gli sarebbero bastate per andare in giro e fare un po' di pratica di vita all'esterno.

Avevo dimenticato di dire che non sapevamo esattamente da quanto tempo fosse stato catturato ma con ogni probabilita' era da molto tempo, probabilmente da quando era cucciolo, perche' su uno dei polsi anteriori aveva il segno di una catena di ferro, che non gli faceva crescere il pelo neanche dopo i mesi passati con noi e che non gli aveva neanche fatto crescere il polso.

Tornando alla nuova casa all'aperto di Shangky, l'abbiamo fatta costruire di 3 metri per 4 di base e di 3 metri di altezza, in legno e bamboo, con delle tavole di legno su un lato corto e su meta' di un lato lungo, nell'angolo dei venti principali cosi' che fosse riparato durante il periodo delle forti pioggie. Gli abbiamo fatto fare un tetto di foglie e di bambou su un terzo della superficie e posizionare 3 casette di legno una a terra, una a mezza altezza e una in alto appena sotto il tetto. Gli abbiamo fatto anche mettere all'interno la sua gabbia di bambou che usava per dormire in modo che ritrovasse un posto familiare, e poi una casetta tonda fatta di giacinto d'acqua intrecciato perche' avesse una tana piu' naturale.

La gabbia era costruita dove si trovava gia' un albero di mango non tanto grande, delle dimensioni giuste per stare all'interno ancora per un annetto, e poi avevamo tirato tutte delle corde dai rami dell'albero alle casette in legno e ai bordi e in tutti i posti dove non sarebbe potuto arrivare perche' non c'erano rami su cui arrampicarsi.

Per terra c'era gia' dell'erba, che sarebbe stata lasciata crescere ed e' stata messa una fila di quadrotti di bangkirai dove tutto attorno in modo da non far entrate animali che scavavano e che avrebbero potuto mangiarlo.

Dopo una settimana la nuova casa era pronta.

Una sera, prima che Shankgy si svegliasse, lo abbiamo preso e lo abbiamo portato li'. Lo abbiamo messo con tutta la gabbietta di bambou dove dormiva dentro la nuova casa a abbiamo aperto la gabbietta.

Abbiamo mangiato delle pizze prese in un ristorante italiano qui con Kris e la sua famiglia che lo avrebbero tenuto per i successivi 4 mesi, aspettando che Shangky si svegliasse per vedere le sua prime reazioni.

In pochissimo tempo sono arrivati tutti i bimbi della zona, gia' da tempo incuriositi per la nuova, strana, costruzione.

Arrivate le 6 Shangky si sveglio' e usci' in avanscoperta. Era gia' buio e non si vedeva un gran che', lui girava il nuovo posto, mangiava il mango che gli avevamo portato e sembrava abbastanza tranquillo sebben un po' sospettoso.

Questa foto la abbiamo scattata la mattina dopo alle 7.30 circa. Normalmente a quell'ora lui era gia' a nanna ma probabilmente quella notte era troppo eccitato per mettersi a dormire.

Alla nuova casa si abituo' presto e Kris gli portava anche spesso i grilli che a lui piacevano tanto.

Avremmo dovuto costruirgli una nuova casa, insieme alla nostra, all'inizio di quest'anno ma abbiamo dovuto rimandare per lungaggini e problemi nell'acquisto del terreno. Cosi' Shangky vedendo che stava molto bene li', era ingrassato un po' e il polo era diventato piu' folto e lucido, lo abbiamo lasciato da Kris.

Fino a domenica scorsa quando non e' stato piu' trovato. Scomparso.

lunedì 12 maggio 2008

Volti Birmani


Quasi tutte le donne birmane, e anche molti uomini, si mettono sul volto una crema fatta pestando la corteccia di un albero e mischiando la polvere ottenuta con dell'acqua.
Questo, dicono, per ripararsi dal sole ed avere una pelle piu' chiara che, per loro, e' sinonimo di bellezza (e noi tutti ad ustionarci con creme super-abbronzanti sotto il sole cocente...)
Anche ai bambini viene applicata questa crema e molto spesso la usano anche sulle braccia e sulle spalle mentre altre volte, come nella foto qui sotto, creano dei disegni o dei simboli.
In Myanmar, state certi, non dovrete cercare queste persone cosi' 'spalmate' per catturare una foto originale, perche' praticamente tutti vanno in giro cosi'...


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