Per chi non lo sa, Shangky era una simpatica bestiola che avevamo conosciuto in un mercato di Cirebon (West Java - Indonesia) a Febbraio 2007.
Il disgraziato venditore lo maltrattava terribilmente e per farlo vedere ai passanti cosi' che lo comprassero lo tirava fuori dalla minuscola gabbietta in cui lo teneva, non piu' grande di 15cm x 25, alta una quindicna di centimetri (non poteva neanche allungarsi, tanto era piccola la gabbia) e se lo appoggiava sulla gamba ma lui, avendo le zampine rotte, non poteva aggrapparsi ai suoi pantaloni con le manine e, inesorabilmente, cadeva a terra battendo la testa e producendo un sordo suono.
Questa scena si era ripetuta 5 o 6 volte davanti a noi che lo pregavamo di smetterla ma il venditore continuava a titare su l'animaletto che ricadeva a terra ogni volta...
Non sapendo piu' cosa fare ed essendo la bestiola ormai in fin di vita anche perche' malnutrita e impossibilitata a muoversi gli abbiamo dato un po' di rupie e ci siamo fatti dare l'animale dopo esserci rifiutati di fargli tagliare i denti cosa che i delinquenti venditori volevano fare perche' il morso di questi animali e' molto pericoloso e puo' portare a morte per reazione anafilattica.
Ci siamo allontanati con grande felicita' del venditore che sapeva benissimo che l'animale sarebbe morto di li' a pochi giorni e lui non avrebbe potuto ricavarci guadagno...
Il povero animale, notturno tra l'altro quindi pativa parecchio tutta quell'agitazione sotto il sole cocente, era spaventatissimo e davvero malconcio...
Lo abbiamo portato con noi in albergo (essendo in quel periodo a Cirebon solo per alcuni giorni), ci siamo fatti dare dal ristorante un po' di frutta per farlo mangiare e abbiamo comprato un paio di guanti spessi per toccarlo perche' il suo morso puo' anche essere mortale. Poi con molta delicatezza e cautela lo abbiamo messo nella vasca e lo abbiamo lavato con acqua tiepida e gli abbiamo fatto una saponata di betadine perche' era sporchissimo delle sue stesse feci e oleoso, aveva molti scarafaggini che gli si nascondevano sotto il pelo, il sederino completamente spelato e ricoperto di croste perche' obbligato a stare seduto immobile nella minuscola gabbietta, insomma basti a farvi capire che era talmente sporco che, nonostante sia un animale assolutamente non domestico, sembrava davvero capire che non gli volevamo fare del male e quasi gradiva l'essere pulito e coccolato.
Insomma, finito il bagnetto lo abbiamo asciugato accarezzandolo con l'asciugamano e poi abbiamo fatto un angolino di circa un metro quadro tra il muro, la scrivania e il divano della camera d'albergo chiudendo l'ultimo lato con una scatola di cartone ricoperta con un sacchetto di plastica (in modo che se si fosse arrampicato sul cartone si sarebbe spaventato del rumore della plastica) cosi' che potesse avere spazio per la gabbia (nuova, piu' grande) che era aperta a sua disposizione, per mangiare a bere e fare quattro passi.
Lo abbiamo chiamato Shangky perche' era tutto sciancato... e cosi' Shangky ha passato la prima notte con noi.
Il giorno dopo siamo tornati a Semarang dove abbiamo passato un altro paio di notti in hotel, fortuna ha voluto che li' ci avevano fatto un upgrade della camera e cosi' ci hanno dato la junior suite che, avendo due camere, un salotto e una camera da letto, ha permesso a Shangky di avere grande spazio a sua disposizione per gironzolare tutta la notte in tutta tranquillita'. Ricordo che in quei due giorni, probabilmente iniziava gia' un po' a riprendersi, aveva mangiato una quantita' incredibile di Papaya, pari a piu' del suo peso mentre le banane che ci aveva regalato il venditore il giorno prima non voleva neanche guardarle (probabilmente ne aveva gia' mangiate troppe...).
Era una bestiola adorabile, non siamo mai riusciti a capire perche' gli avessero fatto tanto male, aveva una mano anteriore (e dico mano e non zampa perche' era proprio una manina) completamente rotta, l'altra anteriore con 2 dita in meno mozzate, nelle mani posteriori gli mancavano altre 4 dita, di alcune aveva l'osso che si vedeva senza carne attorno, il sederino cosi' malconcio che il pelo non gli cresceva da tempo. Ma lui era cosi', come dire, non poteva fare del male, era tutto pauroso, cercava di stare lontano dagli uomini, di camminare in modo da non farsi vedere ne sentire, pensate che ogni sera in quei giorni e per quasi un altro mese, tornava da solo a dormire nella sua gabbia e la mattina lo trovavamo tutto appallottolato e appisolato al suo posto.
Siamo rimasti a Semarang 2 notti perche' avevamo timore che il lungo viaggio in macchina fatto da Cirebon e quello di 3 ore che ancora ci aspettava lo sconquassasse troppo, cosi' ne approfittammo per fare un po' di compere ed andare un po' in giro e poi, la sera, quando lui si svegliava, passavamo delle ore a guardarlo gironzolare, a tentare di arrampicarsi dove poteva e a mangiarsi contento la papaya.
In natura infatti, vive arrampicato sugli alberi bassi nella foresta tropicale ma lui, con tutte le zampine malandate, con una manina inutilizzabile e soprattuto non essendosi potuto muovere da molto tempo, aveva grandi difficolta' ad arrampicarsi anche nei punti piu' semplici.
Nei giorni seguenti, tornati a casa, abbiamo proseguito la sua riabilitazione e ci siamo informati su quello che mangiava e come viveva per poterlo riabituare alla sua vita normale.
Ha fatto progressi di giorno in giorno, la sua dieta si faceva piu' varia ma bisogna dire che era abbastanza schizzinoso perche' la frutta non dolce o non matura non la mangiava e piuttosto stava un giorno a diguino, sicuro che noi, preoccupati, saremmo andati a comprargli qualcosa di piu' buono! Beveva acqua ma anche succhi di frutta di papaya, jambu, mango ecc... pero' non era comunque ne' socievole, ne' domestico. Non si avvicinava se non ogni tanto quando sapeva di non essere guardato, ma sempre solo passando, senza fermarsi. Non si faceva toccare se non grattare un po' la sera verso le 7, dopo essersi svegliato e essere uscito dalla gabbia aperta quando si fermava a leccarsi tutto per pulirsi, allora solo in quel momento per una decina di minuti non di piu' gradiva farsi grattare sotto il collo e sotto le braccia che alzava tutte tipo un cagnolino per farsi grattare sotto le ascelle poi, quando ne aveva abbastanza, senza dir nulla, partiva e si metteva a camminare e non voleva essere piu' toccato. Se gli si andava dietro per toccarlo si metteva a camminare piu' velocemente abbassando la schiena...
Ma un giorno abbiamo trovato un modo molto efficace per farlo avvicinare a noi di sua spontanea volonta' ed anche di fare in modo che si arrampicasse su di noi: i grilli!
In natura infatti questi animali si nutrono per lo piu' di frutta ma anche di insetti e uova.
Allora siamo andati al mercato e abbiamo comprato una scatola di grilli (che vendono per dare da mangiare ai pesci o agli uccellini) e non vi dico la felicita' di Shangky e anche la nostra...!
Gli piacevano talmente tanto i grilli che pur di prenderli si arrampicava su di noi! E' stato un faticoso passaggio di addestramento per tutti questo, ma in effetti abbiamo patito piu' noi a sopportare i grilli che ci camminavano addosso che non Shangky a vincere la paura di noi perche' lui in effetti non aveva piu' molta paura di noi, era solo che non gliene importava nulla di venirci vicino, non aveva nessun interesse verso di noi, ma verso i grilli si'...
In principio aveva qualche difficolta' a prenderli perche' la sua tecnica di caccia non di addiceva molto alle sue manine distrutte; per prenderli faceva cosi: quando ne avvistava uno gli si avvicinava camminando tutto aqquattato con la schiena e la testa bassa e ondulando la testa a destra e sinistra poi, una volta abbastanza vicino alla preda si fermava, spostava il peso sulle zampe posteriori e poi lo studiava ancora un attimo sempre ondulando la testa, se la posizione non andava bene gli ruatava attorno e si appostava da un altro lato poi, quando era in posizione, con la testa curva da un lato allungava una zampa e 'pestava' il grillo immobilizzandolo per poi prenderlo subito con la bocca e sgranocchiarlo come fosse stata una patatina.
I giorni passavano e dopo poco tempo riconosceva Cristiano quando, la sera, entrava con la scatola dei grilli in mano e gli andava vicino correndo (per quanto possa correre un animale cosi' lento), lo seguiva fino a quando si sedeva e appena Cri era seduto incominciava ad arrampicarsi sui suoi pantaloni sapendo cosa avrebbe trovato. Capitava a volte che qualche grillo sveglio non si lasciava prendere subito e saltava via e siccome la vista di Shangky non era cosi' infallibile lui non li vedeva molto da lontano allora io seguivo il grillo e schioccavo le dita per indicargli dov'era e lui subito capiva. Vi dico che quello schiocco di dita era l'unico suono che la simpatica bestiola riconosceva, non il suo nome, non la nostra voce, non la musica o la televisione, nulla lo smuoveva tranne lo schiocco delle dita che per lui voleva dire G-R-I-L-L-O-! e arrivava correndo...
Una volta capito' che la donna delle pulizie aveva lasciato la porta aperta e cosi' la sera, rientrando, non lo abbiamo piu' trovato. Spaventatissimi che gli fosse capitato qualcosa (c'erano anche dei grossi gatti che giravano per il giardino) abbiamo chiamato la reception del residence, i guardiani, quelli del ristorante, insomma tutti quelli che c'erano per cercarlo.
Era gia' buio e le probabilita' di trovarlo piccolo com'era erano abbastanza poche... Erano quasi le 8 il che voleva dire che poteva essere gia' in giro da 2 ore perche' era abbastanza abitudinario negli orari, si svegliava alle 6 con il primo canto serale del muezim e andava a dormire alle 6 di mattina circa.
Andando avanti con il racconto, eravamo tutti a cercarlo con torce luci ecc... gia' da un quarto d'ora o forse piu' noi chiamandolo e schioccando le dita sapendo che quel suono lo riconosceva, quando la donna delle pulizie ha emesso un urlo acuto quasi di disperazione. Siamo corsi a vedere cos'era capitato. Lei era davanti alla porta d'ingresso ferma immobile come una statua, con Shangky che, appeso su una delle travi della veranda con i piedi dietro cercava di appoggiarsi alla sua testa con le zampe anteriori!!!!
Praticamente lei, vedendo noi che schioccavamo le dita, si era messa li' davanti a schioccare le dita e vedere se trovava l'animale. Shangky, che in realta non era fuggito, ma stava solo cercando di raggiungere l'unica cosa di suo interesse, cioe' il cibo, e nello specifico i grilli (che erano appesi in veranda nella loro gabbietta) sentendo lo schiocco di dita si stava cercando di avvicinare a lei per trovare il grillo!!!
Una cosa che ci ha sempre stupito e' che Shangky, come gia' detto, non riconosceva altri suoni oltre allo schiocco ma riconosceva molto bene il suono della nostra voce da quella degli indonesiani. Appena qualcuno entrava lui si appallottolava e lo guardava con sospetto e preoccupazione.
Al di la' di questo era molto sereno, andava in giro dappertutto e ormai aveva imparato ad arramicarsi ovunque, su porte, tende, addirittura sui cavi del telefono che erano a vista e addirittura su di noi senza grilli! Ogni tanto, la sera, quando ero al computer, Cristiano mi diceva "Ferma, e' dietro di te" e Shangky, che era salito sulla sedia, passava sullo schienale e poi in braccio e saliva sul tavolo, gironzolava un po' e poi se ne andava.
Insomma era arrivato il momento di metterlo fuori e di dargli un vero albero su cui arrampicarsi.
Allora inizio' la costruzione della sua nuova casa. E' stata fatta nel giardino di un nostro amico indonesiano che abitava a una 15a di km da noi e aveva un bel po' di terreno davanti a casa. Le dimensioni non erano enormi ma gli sarebbero bastate per andare in giro e fare un po' di pratica di vita all'esterno.
Avevo dimenticato di dire che non sapevamo esattamente da quanto tempo fosse stato catturato ma con ogni probabilita' era da molto tempo, probabilmente da quando era cucciolo, perche' su uno dei polsi anteriori aveva il segno di una catena di ferro, che non gli faceva crescere il pelo neanche dopo i mesi passati con noi e che non gli aveva neanche fatto crescere il polso.
Tornando alla nuova casa all'aperto di Shangky, l'abbiamo fatta costruire di 3 metri per 4 di base e di 3 metri di altezza, in legno e bamboo, con delle tavole di legno su un lato corto e su meta' di un lato lungo, nell'angolo dei venti principali cosi' che fosse riparato durante il periodo delle forti pioggie. Gli abbiamo fatto fare un tetto di foglie e di bambou su un terzo della superficie e posizionare 3 casette di legno una a terra, una a mezza altezza e una in alto appena sotto il tetto. Gli abbiamo fatto anche mettere all'interno la sua gabbia di bambou che usava per dormire in modo che ritrovasse un posto familiare, e poi una casetta tonda fatta di giacinto d'acqua intrecciato perche' avesse una tana piu' naturale.
La gabbia era costruita dove si trovava gia' un albero di mango non tanto grande, delle dimensioni giuste per stare all'interno ancora per un annetto, e poi avevamo tirato tutte delle corde dai rami dell'albero alle casette in legno e ai bordi e in tutti i posti dove non sarebbe potuto arrivare perche' non c'erano rami su cui arrampicarsi.
Per terra c'era gia' dell'erba, che sarebbe stata lasciata crescere ed e' stata messa una fila di quadrotti di bangkirai dove tutto attorno in modo da non far entrate animali che scavavano e che avrebbero potuto mangiarlo.
Dopo una settimana la nuova casa era pronta.
Una sera, prima che Shankgy si svegliasse, lo abbiamo preso e lo abbiamo portato li'. Lo abbiamo messo con tutta la gabbietta di bambou dove dormiva dentro la nuova casa a abbiamo aperto la gabbietta.
Abbiamo mangiato delle pizze prese in un ristorante italiano qui con Kris e la sua famiglia che lo avrebbero tenuto per i successivi 4 mesi, aspettando che Shangky si svegliasse per vedere le sua prime reazioni.
In pochissimo tempo sono arrivati tutti i bimbi della zona, gia' da tempo incuriositi per la nuova, strana, costruzione.
Arrivate le 6 Shangky si sveglio' e usci' in avanscoperta. Era gia' buio e non si vedeva un gran che', lui girava il nuovo posto, mangiava il mango che gli avevamo portato e sembrava abbastanza tranquillo sebben un po' sospettoso.
Questa foto la abbiamo scattata la mattina dopo alle 7.30 circa. Normalmente a quell'ora lui era gia' a nanna ma probabilmente quella notte era troppo eccitato per mettersi a dormire.
Alla nuova casa si abituo' presto e Kris gli portava anche spesso i grilli che a lui piacevano tanto.
Avremmo dovuto costruirgli una nuova casa, insieme alla nostra, all'inizio di quest'anno ma abbiamo dovuto rimandare per lungaggini e problemi nell'acquisto del terreno. Cosi' Shangky vedendo che stava molto bene li', era ingrassato un po' e il polo era diventato piu' folto e lucido, lo abbiamo lasciato da Kris.
Fino a domenica scorsa quando non e' stato piu' trovato. Scomparso.
Bella la storia di shcianky, ma non pensi che forse adesso, che sta bene in salute, abbia preferito cercare la libertà?
RispondiEliminaciao da Anna Maria
ciao Anna Maria,
RispondiEliminasi', sono d'accordo, infatti era proprio nostra intenzione rimetterlo in liberta' quando sarebbe stato in grado di sopravvivere da solo.
Pero' poi avevamo abbandonato questa ipotesi per tre motivi: I problemi alle zampe malandate gli rendevano impossibile arrampicarsi su alberi medi o grandi perche' non aveva molta presa e quindi non sarebbe stato in grado di vivere dove in natura sarebbe vissuto.
Il posto dove gli avevamo fatto la casetta e' abbastanza in campagna ma ci sono comunque parecchie case e campi coltivati non e', insomma, la foresta tropicale che sarebbe il suo habitat naturale, nel senso che manca proprio quella parte di vegetazione dove vivrebbe in natura. E cosi' e' in tutta l'isola ormai.
Come terza motivazione che ci aveva distolto dall'idea di liberarlo (anche se in effetti le prime due gia' bastavano ma questa e' anche la piu' preoccupante) ci sono gli uomini. Qui non hanno nessun rispetto degli animali, nessuna cultura, la vita umana ha molto meno valore che da noi e, di conseguenza, quella degli animali non ne ha quasi del tutto. Se qualcuno lo trovasse sicuramente lo prenderebbe per cercare di venderlo o per tenerlo in gabbia lui stesso; e sarebbe una minuscola gabbietta come quella in cui l'abbiamo trovato, e il cibo gli verrebbe dato solo quando se ne ricordano, e l'acqua no, perche' qui agli animali non danno da bere, e molto probabilmente gli taglierebbero i denti perche' non possa mordere e loro possano giocarci allegramente fino a quando non morira' (periodo che comunque non sarebbe molto lungo non potendo mangiare senza denti...).
Basti dire che sul Monte Muria, a pochi km da qui, l'anno scorso hanno trovato un cucciolo di tigre (che gli studiosi considerano estinta in questa zona ma evidentemente non e' cosi'). Ebbene l'anno presa e venduta a 1.000.000 di Rupie (neanche 80 Euro) e poi la povera bestia e' morta di fame perche' costava troppo dargli da mangiare.
Ora dimmi tu, saresti contenta sapendo che la liberta' vuol dire morte? o sarebbe meglio una liberta' limitata in uno spazio comunque degnamente ampio con cibo e acqua?
Voglio dire solo che, se fosse libero nel suo habitat naturale con la possibilita' di vivere quella vita che gli hanno strappato via tanto tempo fa, sarei molto felice, piu' che vederlo dentro una gabbia, per quanto grande e bella possa essere.
Purtroppo temo che ora stia andando invece in contro a quel destino a cui avevamo tentato di portarlo via...
a proposito lo avete ritrovato il povero schianky? ho letto la fine che fanno i poveri animali che vengono catturati, che tristezza.
RispondiEliminaCi avete pensato a mettere un premio in denaro da offrire a chi lo avesse ritrovato?
Coraggio, magari è ancora libero
Bella la foto del tramonto
ciao alle prossime foto, a me piacciono i fiori ed i bimbi, ne avete?
Anna Maria
a proposito lo avete ritrovato il povero schianky? ho letto la fine che fanno i poveri animali che vengono catturati, che tristezza.
RispondiEliminaCi avete pensato a mettere un premio in denaro da offrire a chi lo avesse ritrovato?
Coraggio, magari è ancora libero
Bella la foto del tramonto
ciao alle prossime foto, a me piacciono i fiori ed i bimbi, ne avete?
Anna Maria