E’ pazzesco.
Siamo talmente sempre di corsa che non ho più avuto un attimo per aggiornare il Blog!
Però almeno questo dovevo proprio dirvelo….
Lunedì scorso sono iniziati i lavori per la piscina!!!
E, altro grande passo per l’esterno della casa, dall’inizio del mese abbiamo un giardiniere! (che sembra lavori molto più di quel mangiapane a tradimento di Humar – un giorno poi vi racconto tutta la storia…)
Alla fine abbiamo optato per una piscina in cemento che sarà fatta da una società di un australiano di Bali. Inizialmente ci piaceva molto l’idea di una piscina Desjoyaux, che non ha bisogno della camera per la pompa ed è fatta con un sistema di armatura in pvc a perdere studiata per avere la minor possibilità di perdite. Però l’antipatia del venditore, oltre che il prezzo più caro ci ha fatto scegliere per questa classica in cemento armato.
Così lunedì 2 sono arrivati gli operai e il signore australiano a organizzare per i lavori.
Qui tutti erano in subbuglio perché si sapeva solo che arrivavano dei muratori da Bali.
Dovete sapere che Javanesi e Balinesi si stanno parecchio antipatici a vicenda, non si fidano per nulla gli uni degli altri e parlano lingue diverse.
Bali è l’isola del turismo e degli dei, dove gli abitanti passano le giornate ad accendere ceri nei vari templi e spillare soldi ai turisti. – perdonate la cruda descrizione, ma togliendo il ‘fascino esotico’ resta ben poco! -
Java è l’isola produttiva, dove o si lavora o ci si arrangia, o si vive a scrocco a casa del familiare più ricco.
Diciamo che è come far andare 5 muratori calabresi a casa di milanesi, se vogliamo, ma tornando in dietro di un secolo o due e con gente che parla quasi solo dialetto!
Tornando a lunedì scorso,
la Pem era tutta agitata in attesa dei lavoratori perché le era stato affidato il compito di occuparsi del loro cibo. Di comprarlo e darglielo, ma non di cucinarlo per essere precisi. E su questo punto era inamovibile: non avrebbe cucinato per loro. Il giorno prima, quando aveva iniziato a lavorare Ali, il nuovo giardiniere, glielo aveva detto chiaro e tondo tutta seria:
qui c’è da mangiare per te ma te lo devi cucinare. Poi era venuta da ma tutta sogghignante e mi fa ‘
io poi gli cucinerò, ma visto che arrivano i balinesi non vorrei mai che si prendano cattive abitudini, quindi per il momento che si cucini da solo le cose che io non ho voglia di cucinare per 6!’
Padi, il guardiano notturno, era venuto a lavorare anche di giorno, per vedere i nuovi arrivati, andarli a prendere sulla strada principale dove arriva il pullman (a casa nostra non arrivano), e controllare la situazione.
Ali, il nuovo giardiniere, arrivato solo il giorno prima, era in uno stato semi-ipnotico. Era già stravolto di suo dal nuovo posto e dal nuovo lavoro a casa degli stranieri, e l’idea che sarebbero arrivati 4 o 5 balinesi con cui dover convivere nella stessa casa a dir poco lo 'imbalsamava'.
A metà mattina, dopo varie telefonate con Padi che si sforzava di parlargli in indonesiano e non in dialetto tra le risate di tutti, i lavoratori ormai famosi in tutto il villaggio sono arrivati.
Hanno subito guardato dov’era da fare la piscina e parlato con me e Cri, poi gli ho fatto vedere la casa dove sarebbero stati a dormire (che è poi il Joglo che fino all’anno scorso usavamo come cucina) e spiegato che avrebbero dovuto organizzarsi con Pem per il cibo. Poi li ho lasciati da soli.
Dopo un po’ vedo la Pem che gli elencava vari possibili menù in dialetto giavanese, e loro che un po’ sconcertati gli dicevano
‘fa lo stesso’ in indonesiano.
Poi altri due stavano dicendo qualcosa a Padi, e lui gli rispondeva in Javanese.
Per un attimo ho temuto il peggio.
Poi dopo qualche minuto, osservando le facce dei nostri 3 (la Pem, Padi e Ali), vedo una strana nota di serenità attraversargli il volto, non avevano più quelle facce accucciate sul
chi-va-la’,ne quella preoccupazione mista
sguardo-nel-vuoto-ipnotico che li tormentava da 2 giorni.
Scoperto l’arcano: i muratori arrivavano da Bali, ma in realtà sono di Java Est! Tutti felici. Si capiscono e, seppur si guardino con sospetto ancora oggi, come ha detto Padi qualche giorno fa,
va sicuramente molto meglio che non se fossero stati balinesi. Anzi, passano le serate a raccontare aneddoti sui balinesi di tutti i tipi, altro che le barzellette sui Carabinieri!
Per tornare, anzi andare, a quello che era il nocciolo della questione, e cioè la piscina, stiamo tutti osservando con attenzione come si svolgono i lavori giorno dopo giorno.
E quando dico tutti, intendo proprio tutti. Gruppetti di vicini arrivano in continuazione con motivazioni del tipo lihat-lihat, ci guardiamo in giro (o meglio, veniamo a vedere cosa combinate), o jalan-jalan, camminiamo in giro (nel punto più interessante della zona…). Tanto che ci hanno fatto pensare se non è il caso di mettere un biglietto d'ingresso! A dire il vero volevamo tenere la cosa quanto più segreta possibile ma se c’è una cosa che davvero non si può fare in Indonesia è far tenere un segreto a un indonesiano. Non c’è verso.
Ora vi saluto con un paio di foto sul buco che fra un po’ verrà riempito…
E sull’armatura esterna a perdere in blocchi di cemento che stavano posando la settimana scorsa.
Presto ci saranno aggiornamenti sulle fasi successive!
ciao ciao!