venerdì 6 giugno 2008

In attesa dell'Agraria...

Siamo al 5 giugno e siamo ancora in attesa che gli incaricati dell'Agraria vengano a misurare il terreno per il certificato e anche per fissare i confini in modo da poter iniziare con i lavori per il muro di cinta e la costruzione all'interno.

Nell'attesa stiamo andando avanti nei lavori di 'pulizia' ... La strada aspetteremo piu' in la' a portarla a livello del terreno perche' vogliamo prima fare il muro in modo da vedere di lasciare abbastanza spazio per uno scolo delle acque e per una fascia di vegetazione che nasconda il muro. Per ora abbiamo iniziato a togliere tutte gli arbusti dando la regola ai lavoratori di tagliare solo cio' che era piu' basso di loro perche' altrimenti qui quando dici di 'pulire' un po' tagliando le piante fanno terra bruciata di tutto quello che c'e'!

Stiamo anche sperando che l'Agraria, quando verra', non decida che quella stradina era pubblica gia' da tempo e che quindi dobbiamo lasciarla al villaggio. La cosa puo' sembrare strana, ma in effetti, pur non avendo in realta' nessun potere per farlo, potrebbero anche farlo! Entrando poi in gioco il fatto che siamo Londo' (stranieri) le probabilita' che succeda sono anche maggiori... Comunque, incrociamo le dita!

Ieri e oggi hanno finito di togliere le patate dolci anche dalla parte piu' a sud del terreno, dove vorremmo mettere un Joglo, ovvero una casa tradizionale javanese, in legno, che al momento ci servira' da casa e poi diventera' una depandance per gli ospiti / studio... Vedremo se ne troveremo uno che non costi tanto o se converra' costruire una casa in muratura.


Anche questa parte a sud, ora che le patate non ci sono piu', sembra molto piu' grande...
Il 5 maggio stavamo guardando dove far fare il muro di cinta e abbiamo pensato di chiedere ad un vicino se ci voleva vendere una piccola striscia di terra a nord della nostra che occupava un triangolino tra noi e il fiume di neanche 100 metri quadrati.

E' quella piu' bassa che vedete al centro e sulla destra di questa foto:

Se ci avessero venduto questa fascia di terreno il muro di cinta sarebbe potuto proseguire dritto dal bordo della stradina interna fino al fiume senza bisogno di chiudere il lato nord, praticamente sulla sinistra del sentiero che vedete nella foto qui sopra, lungo il dislivello di terreno.

Purtroppo il proprietario ha chiesto una cifra folle e non vuole vendere solo questo pezzo ma tutto il lotto, che resta lungo la strada di accesso gia' allargata. Pazienza, aspetteremo. Solitamente all'inizio provano a chiedere delle cifre alte e se poi non trovano riscontro, arrivano a delle richieste piu' ragionevoli.

Tra l'altro il proprietario di quel terreno aveva anche collaborato ai lavori, aveva dato il suo consenso ed aiutato a allargare la strada e tagliare il bambou che cresceva sul suo terreno per allargare la strada e fare il muro di contenimento...

Questo ve lo dico perche' il giorno dopo, il 6 giugno, ne' e' successa una bella.

I lavoratori stavano andando, come tutte le mattine, al terreno. Arrivando si sono trovati la strada di accesso (quella 'pubblica' del villaggio) bloccata dal proprietario e da altri 3 uomini armati di Kris, il coltello tradizionale javanese, e di Swat, il macete tradizionale di Madura (isola a nord-est di Java, rinomata per la cruelta' degli abitanti).

Questi simpatici personaggi non volevano far passare nessuno e sostenevano che la strada fosse loro e che non poteva essere utilizzata da nessuno. Humar, il nostro supervisore dei lavori, che e' un personaggio davvero simpatico che nessuno ha mai visto senza il suo fantastico sorriso a 56 denti sul volto, e che e' riconosciuto come una persona davvero buona e che non si stanca mai di lavorare, ha cercato di dirgli che la strada era pubblica, e che era anche nelle carte del villaggio, che sarebbero dovuti passare e che anche lui lo sapeva tant'e' che solo pochi giorni prima aveva aiutato a allargare la strada e aveva tagliato il bambou ecc...
Tutta la discussione si e' svolta con uno sciame di vicini accorsi da tutte le case della zona in difesa di Humar che dicevano che il terreno su cui ora sorge la strada una volta si', era della sua famiglia, ma era stato ceduto al villaggio tanto tempo prima per fare la strada, quando lui neanche era nato. La strada ora era di tutti e lui non poteva riprendersela.

Ma l'uomo non era d'accordo e ha anche portato alla gola di Humar uno dei coltelli minacciandolo ancora di non passare da quella strada perche' era sua. Pare che Humar con grande pacatezza gli abbia risposto: "cosa vuoi fare, uccidermi? e allora se vuoi tagliami la gola, ma sappi che la strada e' pubblica. Noi possiamo anche passare dall'altra parte per andare a lavorare, ma la strada e' pubblica" e poi ha chiamato Kris in suo soccorso...

Kris allora ha chiamato un suo amico militare, il quale ha chiamato un altro militare, il quale ne' ha chiamato un altro e alla fine con l'amico dell'amico dell'amico militare, che guardacaso era il capo dei militari della zona si e' presentato nel luogo del fattaccio a chiedere perchemai non si poteva usare la strada pubblica. Questo, inutile a dirlo, con sua graaande soddisfazione di poter cosi' dimostrare il nostro "potere" come dice lui... mah... Comunque, i 4 uomini hanno immediatamente negato tutto, dicendo che potevano passare senza problemi di li' e cha la strada era pubblica. Il proprietario del terreno ha anche invitato Humar a casa sua a bere e mangiare e gli ah chiesto scusa.

Questa storia e questa strada e' restata per tutta la giornata il centro della vita mondana della zona e alla sera, quando siamo andati anche noi a vedere i lavori e sentire la storia di Humar, alla nostra richiesta di spiegarci perche', secondo loro, quell'uomo che prima aveva aiutato ad allargare la stada dopo pochi giorni l'ha bloccata con coltelli e maceti, ci hanno ironicamente risposto che e' una persona strassata, perche' non vive in un posto tranquillo come e' quello li', ma in citta', ed e' per questo stress che le sue azioni non hanno coerenza. Tra questi vicini oltretutto, uno era un parente di quell'uomo, anch'egli proprietario in parte di quel terreno che una volta comprendeva anche la strada, lasciato loro in eredita' dal padre o dal nonno e non ancora diviso ne' 'documentato'.

Domani pare che arrivi l'Agraria a misurare... speriamo, cosi' possiamo finalmente iniziare con il muro di cinta, nell'attesa abbiamo appuntamento per vedere due Joglo in vendita che potrebbero diventare parte della nostra casa.

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