Vi parlo ancora un po' del Nyepi perche' mi mette allegria...
Ci sono tutta una serie di celebrazioni che vengono fatte in occasione del Nyepi. Ad esempio tutte le effigi sacre vengono portate all'acqua (mare, fiumi o laghi) per essere purificate con un bagno rituale. Cosi' per alcuni giorni le magnifiche spiagge balinesi sono invase da migliaia di persone in costume tradizionale che portano tutte queste effigi, per lo piu' tempietti e troni in legno, sul bagniasciuga dove un santone provvede alla purificazione. Le spiagge prendono vita, in un modo tutto diverso da quello dato da ombrelloni e sdraio e si riempiono di colore, di suoni di gamelan, di allegro vociferare, recite di rituali tra il profumo di incensi e incensini e offerte agli dei .
Ma la parte piu' carina del Nyepi (almeno dal punto di vista turistico) e' la cerimonia Mecaru, seguita dal carnevale degli ogoh-ogoh.
Gli ogoh-ogoh sono delle grandi maschere di cartapesta e altri materiali che ogni banjar (quartiere) provvede a realizzare, in stretta competizione con i banjar vicini.
Queste grandi maschere vengono portate in processione dai piu' giovani. Solitamente vengono prima portate in luoghi aperti che possano accogliere molti spettatori, presentate una ad una dai vari banjar che le hanno costruite con un rituale accompagnato spesso dalla tipica musica del gamelan (di cui ogni banjar ha un'orchestra) per poi essere riportate nei villaggi. Tutto cio' facendo molta attenzione che le maschere non si tocchino mai tra di loro, perche' essendo scesi molti spiriti ad assistere alla cerimonia, ed essendosi identificati con le maschere questo causerebbe dei seri problemi tra i due banjar di cui le maschere sono andate in contatto! E' una processione caratterizzata dal rumore e dalla commozione tipica dei cerimoniali funerari, ed infatti, come nei cerimoniali funerari, le maschere verranno bruciate quando fa buio (in realta' alcune di queste maschere restano per giorni agli angoli delle strade nella speranza, come a volte capita, che qualche turista se li compri!)
Devono essere il piu' terrificante possibile...
quindi si fa' gran gioco di difetti corporei (cosa orribile per i balinesi), grandi occhi spalancati, enormi nasi o orecchie, denti spaventosi...
elementi della mitologia locale...
capelli dritti, artigli...
chi piu' ne ha piu' ne metta insomma...
e poi?
poi, dopo il tramonto, il vero esorcismo comincia. Dapprima all'interno delle singole case, dove ogni famiglia porta speciali offerte, accompagnate da acqua santa e fuoco, ai quattro punti cardinali e soprattutto facendo piu' rumore possibile.
poi, sempre facendo piu' baccano possibile, una volta terminato il rituale di esorcismo interno alle mura familiari, tutti escono per strada e, spesso accompagnando gli ogoh-ogoh, arrivano fino all'incrocio principale del villaggio dove si ripete l'offerta di doni accompagnati di fuochi, baccano e preghiere dei santoni.
e poi?
e poi il deserto!
di cui parlavamo ieri...
vengono osservate le quattro proibizioni religiose di
- mati lelangon (no piacere - divertimento, intrattenimento, sesso...)
- mati lelungan (no traffico - di persone e veicoli)
- mati geni (no fuochi - o luci elettriche) and
- mati pekaryan (no lavoro)
- mati lelungan (no traffico - di persone e veicoli)
- mati geni (no fuochi - o luci elettriche) and
- mati pekaryan (no lavoro)
che cominciano all'alba del giorno del Nyepi e terminano dopo l'alba del giorno seguente; si sente solo qualche guaito dei molti cani randagi, lo stridere degli insetti e i rimbombanti passi dei guardiani del silenzio che si aggirano tra le strade deserte:
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