Image courtesy of the Singapore Tourism Board
non in mezzo alla foresta malese o nel Kalimantan o nella valle del Beliem... ma in una grande metropoli fatta e finita con grattacieli, centri commerciali, universita' e scuole tra le migliori in Asia...
E queste sono cose solo cosi' tanto per parlare... immaginatevi sul lavoro cosa combinano... Poi la cosa che fa venire davvero il nervoso e' che loro sono convinti che il resto del mondo sia tutto come quei 10 km che hanno attorno a Singapore: Sud della Malesia e l'isola indonesiana di Sumatra, che sono due posti che gia' non rispecchiano debitamente ne' Malesia ne' Indonesia, figuriamoci il resto del mondo! Gli hanno ripetuto talmente tante volte di essere i migliori che loro ci credono, e lo fanno in senso assoluto!! quindi all'ingoranza aggiungete l'arroganza...
Almeno qui in Indonesia, ma anche in Malesia, se sbagliano ti chiedono scusa e ti fanno un bel sorriso, a Singapore ti mandano a quel paese perche' sei tu non capisci le loro regole e poi loro hanno fatto giusto di sicuro perche' non puo' essere diverso. Credetemi in questi giorni ne' abbiamo visto di gente sbagliare, sul lavoro parlo, e nessuno mai, neanche quando finalmente si e' accorto dell'errore, ha accennato a chiedere scusa e neppure a riconoscere con se stesso che aveva sbagliato. Il massimo che sanno fare e' dire che lo mettono a posto, che lo rifanno, ma anche un po' infastiditi di essere stati rimproverati (a loro parere per nulla).
E io questo non lo capisco. perche' se mi dici che lo rifai allora vuol dire che l'hai capito che e' sbagliato... se una cosa doveva essere lunga 13 metri e tu l'hai fatta solo 12,50 dovrebbe balenarti l'idea che hai sbagliato di 50 centimetri... non essere solo un po' sorpreso e cercare di capire di chi e' la colpa (naturalmente mica tua!) loro ti direbbero che e' passato un fantasmino a dirgli di fare il lavoro diversamente, non te lo dicono solo perche' l'unico neurone che hanno nella testa sta rimbalzando come un pazzo da una parte all'altra cercando una procedura che autorizzava il fantasmino a dirlo, e te ad ascoltarlo e allora vanno in blocco, come quando non capiscono: spalancano gli occhi, aprono la bocca e restano cosi' fino ad ulteriori istruzioni che distolgano il povero neurone alla ricerca della procedura fantasma...
Sara' che ora ho il nervoso, o sara' che come ogni altro paese andarci in vacanza e' una cosa e lavorarci e' totalmente un'altra... pero' sono veramente delusa.
Anche i controlli all'aereoporto, parevano tanto precisi e sofisticati... sono salita sull'aereo con un cavatappi di quelli pieghevoli che ha anche un coltellino estraibile! (naturalmente non me ne ero accorta neanche io pero' loro avrebbero dovuto accorgersene!)
Vabbhe' ora siamo tornati, e la prossima volta, vista da turisti, Singapore sara' sicuramente migliore!
Oh Signore, ma allora tutta l'Asia è paese! E poi siamo noi gli arroganti, i razzisti.....
RispondiEliminaE comunque, stella, davvero è lavorare nei posti che te li fa conoscere davvero. Pensa che una mia amica è vissuta in Nepal per 11 anni, ok, problemi, ma accettabili. Poi si è fatta tirare dentro in una storia di ristorazione.... ha retto 1 anno e poi non solo ha venduto, ma è pure scappata dal Nepal: non lo regge più!............
Un abbraccio
Niki
eh si', e' proprio cosi'...
RispondiEliminainfatti un giorno verro' in Nepal... in vacanza! eheheh
un abbraccio