Scusate il ritardo in questa seconda puntata… Martedì 10 e’ iniziato il Ramadan e così tutte le moschee hanno iniziato emettere canti stonati, urla, stepiti, ululati di sirene, rumori di pentole e cucchiai sbattuti gli uni contro gli altri e chi più ne ha più ne metta… Non scherzo, fanno un casino della malora, ogni tanto arrivo addirittura a sperare che arrivino degli arabi a spiegargli come si prega… l’Islam l’hanno preso più ‘elasticamente’, ma sicuramente anche molto più rumorosamente.
Bando alle ciance, come vi dicevo, la giovane Arista (ha 20 anni), dopo aver pensato per settimane e settimane ai vestiti da indossare alle sue nozze ha dovuto organizzare i festeggiamenti.
La cosa divertente sono le spiegazioni che ti danno loro, ad esempio:
- Arista starà a casa una settimana prima del matrimonio per fare il ... (portate pazienza non ricordo più il nome, prometto di aggiornarlo appena me lo ricordano!)
- Ah si? e cos'e' il ...?
- E' un periodo di 'ritiro' appena prima del matrimonio in cui la sposa deve restare in casa senza poter vedere nessun uomo al di là dei parenti più stretti, del futuro marito, e dei parenti più stretti del futuro marito. Secondo la tradizione dovrebbe durare 3 settimane ma sono poche le ragazze che osservano questa tradizione del tutto; la maggior parte delle spose la prendono, con la classica elasticità religiosa, più alla leggera e ridimensionano quelle 3 settimane di 'ritiro' in un periodo più confacente alle loro esigenze. Nel caso di Arista la settimana sarà una sola.
- Quindi potra' occuparsi con calma di preparare tutti i festeggiamenti con la famiglia.
- Sì, anche, ma più che altro si fa perché così non vedendo uomini le viene voglia di andare a letto con il marito la prima notte di nozze.
Te lo dicono con una semplicità e un candore incredibili! Cioè voglio dire, c’e’ modo e modo di dire le cose, e soprattutto era decisamente sottointeso che il periodo di ritiro avesse quello scopo. Ma loro te lo sottolineano, e senza ammiccare, proprio solo per spiegarti la ragione di questa cosa, tranquillamente fatto davanti a fornitori ed alla futura sposa senza nessun problema per una spiegazione che, e’ in effetti ragionevole e cristallina, ma che da noi farebbe un po’ effetto dare in quel modo davanti all’interessata e ad altra gente.
Come sono diverse le usanze... da noi la festa di addio al nubilato/celibato e qui il 'ritiro fisico/spirituale’!!
Durante quella settimana sono passata a trovare Arista, per salutarla e per prendere accordi su vestito e acconciatura. Ah già, perché mi stavo dimenticando la parte più assurda/divertente di questo sposalizio….Quando nei mesi precedenti Arista ci mostrava le foto di modelli di vestiti, stoffe e acconciature che stava scegliendo, sapendo di farle un piacere, e cogliendo l’occasione di farmi un vestito ‘da festa’, le ho detto che magari potevo comprare anch’io un po’ di stoffa e farmi fare un vestito tradizionale.
Detto, fatto.
Kris e la moglie mi hanno comprato la Stoffa, Arista con la sorella mi hanno portata dalla sarta e prendere misure e spiegare come andava fatto il vestito per “Londo’ saya” (la mia straniera/olandese/caucasica). E di li’ a niente mi aveva convinto a farmi acconciare dalla sua truccatrice parrucchiera.
Quando l’ha proposto l’ha fatto con cosi’ tanto entusiasmo che non potevo tirami in dietro!Praticamente era’ più entusiasta quando mi ha chiesto questo di quando ci aveva detto che il fidanzato l’aveva chiesta in sposa!
Tornando alla mia visita da Arista, sono rimasta scioccata e sconcertata quando sono andata a trovarla.
Non l’avevo mai vista senza velo e senza pantaloni e maniche lunghe. E’ incredibile quanto fosse diversa in pantaloncini e t-shirt, con la frangetta sbarazzina che le cadeva sulla fronte e i capelli legati in una coda di cavallo nera come la pece. Ci sono rimasta davvero male, sembrava di parlare con una sconosciuta. Le ho parlato tutti i giorni per due anni e non riuscivo a mettere assieme due frasi. Non avrei mai detto che la fisionomia di una persona potesse cambiare cosi’ tanto. Incredibile. Chiusa parentesi.
Dunque la festa era già tutta belle che organizzata.
Le sorelle e le zie stavano già preparando cibaglie varie da offrire agli ospiti, gli Sra Srahan erano stati consegnati, il giorno dopo sarebbero arrivati gli addetti a montare i tendoni e posizionare tavoli e sedie al di sotto, a montare il palco per lo spettacolo, e gli inviti erano stati ‘stampati in bella calligrafia’, come avrebbero detto da noi una volta, e recapitati a tutti tranne noi.
Già perché a noi gli inviti non vengono consegnati.
In questo caso, essendo una nostra dipendente, ne’ a noi ne’ a Kris che e’ il suo capo. Sarebbe scortese. Consegnarci un invito sarebbe come dire: se non ti avessi invitato formalmente non saresti stato invitato o gradito e questo non e’ possibile. O meglio, non e’ concepito, sarebbe da veri maleducati.
Ha un ché di logica che in fondo condivido, soprattutto conoscendoli, però continua a farmi sorridere la concezione di cosa e’ cortese e cosa scortese in Indonesia.
Riguardo alla mia acconciatura e trucco non avevo potuto dire di no, come dicevo prima, però ero un po’ turbata dalla cosa. Avevo capito, dai mille discorsi su che tipo di addobbi, fiori e cose varie voleva farmi mettere in testa e in faccia, che sarei stata combinata ben bene tipo bambolina souvenir. E la cosa mi era sembrata un po’ ridicola.
Qui ti prendono in giro senza esclusione di colpi se sbagli l’accento di una parola, e infatti nessuno parla inglese anche se l’ha studiato per paura che tu lo sfotta, quindi mi ero detta, figuriamoci quando mi vedranno addobbata in quella maniera! Più che per vergogna era proprio il fatto che mi sembrava una stronzata, per dirla chiaramente.
Ma mi ero messa da sola in quel pasticcio, e Arista era troppo eccitata dalla cosa, che non mi sono mai spinta oltre un Però che sia una cosa semplice, non farmi fare una cosa troppo elaborata… e non sapevo come cavarmi d’impiccio.
Oltre tutto era stato deciso di farlo ‘segretamente’, come sorpresa per tutti, e così non si potevano neanche avere reazioni, battute o commenti anticipati.
Quando sono andata con Yanti, l’altra segretaria, a cercare il regalo per Arista, e le ho illustrato bene il mio punto di vista, lei mi ha assicurato che invece nessuno avrebbe osato ridere di me. Ma ancora non avevo capito se sarebbe stato per timore di un licenziamento in tronco o se era detto seriamente!
Come mi hanno conciato?
Ve lo racconto alla prossima puntata!
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sempre più interessante, oltre al resto del racconto aspetto anche le foto della sposa, degli invitati, ma -a questo punto del racconto- , soprattutto le tue!
RispondiEliminafatto!
RispondiEliminapenso che dopo il prossimo post non mi chiederai mai piu' di dilungarmi oltre... hihihi
- Arista starà a casa una settimana prima del matrimonio per fare il ... (portate pazienza non ricordo più il nome, prometto di aggiornarlo appena me lo ricordano!)
RispondiElimina>>>pingitan? indovino bene?