sabato 13 dicembre 2008

Lavori per la strada e questioni di "correttezza"

Oggi abbiamo dovuto prendere provvedimenti per la strada di accesso perche' i camioncini non riuscivano piu' a passare ed anche con la macchina facevamo fatica a causa della molta pioggia.
Abbiamo quindi fatto risitemare la pendenza in modo che fosse dal lato del terreno piu' basso, verso il fiume mentre prima era esattamente al contrario cosi' tutta l'acqua scendeva lungo la strada fino a prima del nostro cancello dove abbiamo fatto un canale decisamente grande ma non sufficiente per la pioggia torrenziale raccolta da 100 metri di stada...
Poi abbiamo fatto buttare della ghiaia perche' qui il terreno e' davvero strano; e' molto argilloso ma assorbe rapidamente l'acqua pur non impregnandosi in profondita', mentre lo strato piu' esterno diventa davvero viscido. Oggi e' arrivato un solo camion di ghiaia e quindi l'abbiamo messa solo nei punti piu' critici.
Questo e' il punto in cui inizia la strada sterrata; dove finisce la ghiaia c'e' la stradina asfaltata (in fondo dove si vede la siepe) da cui si gira nella nostra:

Qui e' a meta' strada, in corrispondenza dell'ingresso della casa del nostro vicino. Quella macchia blu dietro l'albero sulla destra e' infatti il vicino seduto su una pietra a contemplare i lavori fatti:

E questo e' l'ultimo pezzo verso il nostro cancello. Il cancello si chiude in corrispondenza del cemento in basso nella foto, dove c'e' anche il canale di scolo che attraversa per far andare l'acqua a sinistra nel fiume:

Lunedi' aggiusteremo gli scoli per l'acqua ai lati della strada facendoli piu' profondi perche' in alcuni punti l'acqua esce dai canali e attraversa la strada. In questi punti poi mettereno dei canali di scolo sotto la strada in modo da spostare l'acqua verso il fiume.
In tutto cio' e' successa anche una cosa divertente e assurda. L'uomo che e' proprietario di uno dei tre terreni tra la strada e il fiume quando avevamo iniziato a lavorare sulla strada qualche mese fa aveva ceduto circa mezzo metro del suo terreno lungo la strada per allargarla a patto che lo facessimo lavorare se avevamo dei lavori da fare. Noi cosi' abbiamo fatto e non e' stato infatti questo il pomo della discordia. Il problema non e' neanche derivato dal fatto che abbia "regalato" una striscia di 50 cm per la strada perche' in effetti quel terreno, insieme a un altro metro e mezzo e' in effetti, almeno sulla carta, gia' strada. Quello che lo ha portato a venirci a chiedere di andare dal capo villaggio per risolvere il problema e' stato che il proprietario del terreno dalla parte opposta della strada non ha ceduto una parte equivalente di terra per allargare la strada. A suo parere se la strada doveva essere allargata bisognava farlo in maniera speculare da entrambi i lati. Nulla e' valso ne' dirgli che sulle mappe regionali non era cosi', ne' dirgli che poteva dirlo prima quando stavamo facendo i lavori, e neppure e' servito spiegargli che ora, che la strada e' abbastanza larga anche per i camion da cava, a nessuno interessava piu' che l'altro proprietario cedesse o meno il terreno. Gli abbiamo anche detto che se il tizio avesse ceduto il terreno noi non saremmo stati disponibili a pagare i lavori per allargare ulteriormente la strada in quanto cosa totalmente inutile... Lui ha simpaticamente risposto che per correttezza dovevamo andare a far notare la cosa al capo villaggio e a chiedere di fare uno o due giorni di lavoro comune, in cui gli abitanti del villaggio sarebbero dovuti venire prestar lavoro gratis per sistemare la faccenda e allargare una strada inutile per 20 o 30 metri di lunghezza che poi comunque si restringe di nuovo e porta solo alla casa di un nostro vicino per poi terminare nel nostro terreno.
La cosa e' incomprensibile secondo voi? Bene. Anche secondo noi. E quel che e' bello anche secondo Kris e Humar che sono indonesiani e abitano uno a 1 km da qui e uno a 5!
Comunque ora vedremo cosa succedera'. Noi dal capo villaggio ci siamo andati, abbiamo fatto presente la faccenda della correttezza e anche che a noi non cambia assolutamente nulla perche' la strada basta gia' cosi' lui era felice di averci visto e nel frattempo lungo la strada ci hanno anche invitato a mangiare qualcosa ad una festa di matrimonio che stavano facendo nella casa a fianco di quella del capo villaggio.







4 commenti:

  1. Guarda che gli abitanti del posto hanno ragione! In un paese dove le leggi vengono sancite dalle abitudini e dall'autorità del capo villaggio è educazione seguire le regole del posto, anche se incomprensibili per noi occidentali: lo pretendiamo da loro quando sono qui e non vedo perchè non possamo fare la stessa cosa. Ciao da Dale

    RispondiElimina
  2. Ciao Dale,
    guarda ti assicuro, il modo che abbiamo in Italia di trattare gli stranieri non ha niente a che fare con quello che hanno qui!

    RispondiElimina
  3. Ciao Erica, quarda che il mio voleva essere un consiglio non una critica. Io vorrei essere al tuo posto poichè è solo vivendo in quei posti che impari le loro abitudini e in quanto al paesaggio a vederlo dalle tue foto direi che è incantevole, ci fai una foto delle risaie che circondano la tua casa, anche delle persone che vanno al lavoro e com'è il cliclo lavorativo? Come da noi? ciao

    RispondiElimina
  4. Ciao Dale,
    guarda che non l'ho mica presa come una critica! infatti noi abbiamo proprio fatto quello che anche tu hai sostenuto fosse giusto, come il bon ton di qui prescrive siamo andati dal copovillaggio a far presente la faccenda. Naturalmente a questo fatto non c'e' stato nessun seguito, perche' era una baggianata allucinante anche per loro e, come tante cose qui, si e' risolta non facendo assolutamente nulla.
    Riguardo a quello che pretendiamo dagli stanieri in Italia non dico nulla per non aprire una polemica inutile. Ma sicuramente posso dirti che quello che pretendono qui dagli stranieri va completamente oltre ogni sorta di concezione civile. Se poi si considera che qui gli stranieri portano ricchezza la cosa diventa anche piu' assurda...
    Ciao anagrammista!

    RispondiElimina

Blog Widget by LinkWithin